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Bufera sul centro sperimentale di cinematografia, la destra forza sulla lottizzazione. Schlein: “Giù le mani dalla cultura”

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Non solo il Centro sperimentale di cinematografia di Roma non è salvo. Ma “la maggioranza ha approvato un testo che è stato se possibile peggiorato, ampliando il novero di ministeri protagonisti del futuro spoil system da 3 a 4, inserendo anche il ministero dell’Università”, denuncia il deputato M5S in commissione Cultura, Gaetano Amato. Una lottizzazione che si espande e allarma anche il Pd. “Giù le mani dal cinema e dalla libertà e dalla indipendenza dei luoghi della cultura”, dice Elly Schlein inconferenza stampa alla Camera. “Siamo al fianco di studenti e studentesse che ringraziamo per questa battaglia fatta per le prossime generazioni. Hanno diritto a luoghi di cultura liberi e indipendenti. Rispetto a quanto visto in questi mesi – prosegue la segretaria del Pd – non vediamo solo sete di potere e posti ma un disegno che è quello del controllo sui luoghi di produzione di immagini. Non possiamo accettarlo”. 

Parole condivise da Giuseppe Conte. “Ieri avevamo invitato il governo ad accantonare il tracotante disegno di occupazione ministeriale del Centro sperimentale di cinematografia – scrive il leader 5S sui social – Niente da fare. Sono andati avanti per la loro strada, senza neppure presentare un progetto organico di riforma, ma infilando in piena estate un emendamento nel decreto Giubileo. Il governo Meloni oggi volta le spalle alle istanze dei giovani, degli studenti, agli appelli del mondo del cinema e della cultura. Noi rimarremo a fianco di questi studenti come in questi giorni, per ascoltarli e portare le loro istanze in Parlamento”.

L’emendamento della Lega

In appena 24 ore lo scenario è drasticamente cambiato. Ieri il Centro sperimentale di cinematografia sembrava salvo. La maggioranza aveva infatti mandato in soffitta l’emendamento della Lega al decreto Giubileo che aveva l’obiettivo di smantellare la Fondazione che si occupa di Cinema, presieduta da Marta Donzelli, e porla sotto il controllo dell’esecutivo. Il provvedimento, inoltre, avrebbe consentito l’azzeramento degli attuali vertici con quasi due anni di anticipo rispetto al termine naturale del mandato.

Il nuovo provvedimento

Ma Gaetano Amato, deputato M5S in commissione Cultura, avverte: “Dispiace smentire i comunicati di giubilo di qualcuno, ma l’emendamento leghista che mira a lottizzare il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma ieri era stato solo accantonato, non ritirato. Anzi: poco fa la maggioranza ha approvato un testo (nel decreto Pubblica amministrazione ndr) che è stato se possibile peggiorato, ampliando il novero di ministeri protagonisti del futuro spoil system da 3 a 4, inserendo anche il ministero dell’Università”. E gli esponenti 5S in commissione sottolineano: “Continueremo a dare voce agli studenti e alla loro protesta e chiediamo a Meloni e Sangiuliano di intervenire per mettere uno stop a quello che è un tradimento allucinante ai danni degli studenti e di tutto il mondo del cinema e della cultura italiana”.

E Riccardo Ricciardi, vicepresidente del Movimento, protesta: “Tutti ora hanno un posto a tavola. Le allieve e gli allievi hanno chiesto invano un incontro agli esponenti governativi senza alcun riscontro. Ieri non abbiamo partecipato al coro delle altre opposizioni che hanno gridato vittoria per il ritiro dell’emendamento da parte del centrodestra, semplicemente perché il ritiro non c’è mai stato. Abbiamo dunque continuato a batterci con gli studenti fino all’ultimo. E non ci fermeremo anche quando i riflettori saranno spenti”.

La Lega: “La sinistra difende la lottizzazione di Franceschini” 

A rispondere alle accuse di Schlein e delle opposizioni sullo spoil system del governo è la Lega. “Sorprendono le accuse di Pd e M5S. Nessuno di loro parlava di indipendenza e lottizzazione quando Franceschini nominava gli attuali vertici o escludeva chi era targato Pd”, attacca Igor Iezzi, deputato del Carroccio in commissione Affari costituzionali. “Il settore cinematografico e audiovisivo sta vivendo una profonda trasformazione – prosegue – Riconoscere il valore di questa trasformazione apre la via all’integrazione della tradizione cinematografica con i nuovi metodi di narrazione. Quello che stiamo facendo con l’approvazione dell’emendamento è adeguare la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia alla modernità”. 

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