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L’ondata di calore che insiste sulla Liguria da giorni non molla la presa. Il ministero della Salute ha esteso il bollino rosso – massimo grado di allerta – sul capoluogo ligure fino a domenica 24 luglio. Salgono così a 5 i giorni consecutivi da bollino rosso. “Da quando a Genova è scattato il bollino rosso per il caldo, fino a 80 interventi al giorno del 118, su una media di 250, sono per malori legati all’afa. Questo significa che sono il 30% delle chiamate”. Lo afferma Angelo Gratarola, coordinatore del dipartimento interaziendale regionale di Emergenza-Urgenza. “Si tratta prevalentemente di anziani sopra i 70 anni che escono nelle ore più calde, dalle 11 alle 15, per fare la spesa, che poi svengono alle fermate degli autobus – prosegue Gratarola – e arrivano disidratati nonostante tutti gli appelli a non uscire in quella fascia oraria e a bere.Ma ci sono anche più giovani che vanno a correre sotto il sole battente, ma di questi casi ne abbiamo avuti al massimo due al giorno”.
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di
Giuseppe Filetto
“Per fortuna sono codici lievi ma questo significa gravare i pronto soccorso che sono già in affanno anche per il covid: arrivano pazienti con altre patologie che, anche se asintomatici, risultano positivi e deve così scattare l’isolamento con una complicazione della gestione. Bisogna capire che così non si potrà più lavorare come prima della pandemia. Il ministero della Salute dovrà affrontare questa problematica”. Secondo le previsioni Arpal il caldo durerà ancora per giorni. “Per questo – conclude – ci aspettiamo ancora una settimana critica”.
Il lavoro
Intanto i sindacati chiedono di riorganizzare il lavoro anche nel settore delle ferrovie. “L’ondata di caldo che sta attanagliando la nostra regione in questo periodo sta gravando in maniera pesante anche nel settore ferroviario per quei lavoratori che devono garantire manutenzione e pulizia sia per i treni che per le stazioni. Per questo occorre riorganizzare il lavoro”. Lo sostengono le segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Orsa, UGL ferrovieri, Fast ferrovie. “Nonostante le ripetute sollecitazioni sindacali – si legge in una nota – sia alle aziende appaltatrici che a Trenitalia spa, azienda appaltante del servizio, di intervenire con misure adeguate a tutela dei lavoratori, volte a ridurre lo stress termico percepito dagli addetti durante le ore di lavoro, non sono state ancora adottate, per quanto ci risulta, misure adeguate a tutela dei dipendenti”.
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