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Caldo record, siccità, grandinate: l’estate italiana del clima estremo

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Chicchi di grandine grossi come palline da golf al Nord, temperature ancora intorno ai quaranta gradi al Sud. Una Italia divisa in due ma ancora unita dalla stessa emergenza: quella della siccità. Ieri, come allertato dalla Protezione civile con un allarme arancione, temporali violenti hanno colpito la Valchiavenna, Torino, Sondrio, alcune aree di Piemonte, Lombardia e Trentino portando vento, forti grandinate e distruggendo raccolti ma senza garantire – secondo gli esperti – quell’acqua sufficiente per alleviare la morsa della terribile crisi idrica che attanaglia il Paese.

Dai chicchi di ghiaccio danni all’agricoltura

Vicino al Lago Maggiore è stato necessario l’intervento degli spazzaneve per rimuovere la quantità di grandine caduta, a Trofarello in Piemonte i chicchi hanno fatto strage di parabrezza, così come diverse auto sono rimaste bloccate nel cuneese e in Val D’Aosta la Coldiretti ha denunciato la perdita di interi frutteti e vigneti. Nel frattempo, mentre i satelliti mostrano immagini di nubi che si spostano gradualmente verso est, gli osservatori meteo confermano i record mensili di giugno superati, come gli oltre 40 gradi di Firenze e Roma o i 36° di Campobasso.

Trenta gradi in Norvegia e notti tropicali in Germania

L’inizio estate dal clima estremo è anche questo: temperature bollenti in tutta Europa, dalla Spagna colpita da devastanti incendi sino alla costa francese dove si boccheggia, dalla Norvegia e la Finlandia dove la colonnina di mercurio ha superato i trenta gradi sino a notti ormai tropicali in Germania, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca. L’ondata di calore che da diversi giorni sta colpendo il Vecchio Continente da oggi in poi potrebbe risultare parzialmente smorzata al Nord ma già da giovedì le temperature dovrebbero tornare a salire.

Fine mese di fuoco

Il bollettino del ministero della Salute – nel tentativo di avvertire i soggetti vulnerabili ai rischi dovuti alle ondate di calore – per domani indica ben 22 città da “bollino rosso”, mentre a inizio settimana erano appena due. Dunque, nonostante il ritorno delle piogge, poco cambierà.

“Precipitazioni ininfluenti sulla siccità”

“Quella avvenuta al nord è stata una perturbazione passeggera e veloce, con rovesci e temporali anche pesanti che però sono solo episodici, anche se un po’ di instabilità permarrà sulle Alpi. Questi temporali probabilmente daranno un po’ di sollievo alla vegetazione, ridurranno il rischio incendi, rimpingueranno qualche invaso locale e abbasseranno le temperature, ma a livello di aiuto contro la siccità poco faranno”, spiega Giulio Betti, meteorologo e ricercatore del Cnr Lamma.

Un po’ di sollievo (forse) dal 10 luglio

Mentre nella giornata di oggi sono previste allerte gialle per temporali soprattutto in Friuli Venezia Giulia, Trentino e Veneto, al Sud “in un contesto di temperature comunque sopra la norma, il caldo più pesante si attenuerà per qualche ora per poi riprendere dopo la prima metà della settimana e da giovedì nel centro nord saliranno le temperature anche se senza i picchi estremi degli ultimi giorni”, precisa Betti. Per un po’ di sollievo dall’afa bisognerà attendere forse dal 10 luglio in poi anche se in generale “l’impronta di questa estate non cambierà di molto. Nell’Europa centrale avremo spesso punte di calore molto elevate alternate da rapida instabilità”.

Il Mare Nostrum ribolle

Una condizione legata al cambiamento della circolazione ma anche alle temperature del mare, come ricorda Antonello Pasini, Fisico del clima del Cnr. Con la temperatura del Mediterraneo che secondo ricerche Enea è ormai anche di +4° sopra le medie stagionali, “quando i suoli sono già caldi e il mare lo è talmente tanto che evapora molto, succedono spesso i disastri nel momento in cui l’anticiclone sale e ritirandosi lascia spazio all’aria fresca, come avvenuto in parte con i temporali al Nord”. Quindi, più che ritrovarci sempre a parlare di emergenza, “dovremmo sempre ragionare per prevenire gli effetti della crisi climatica anziché attenderli”.

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