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Continua il pressing della Lega in Parlamento per arrivare all’eliminazione del Green Pass. Una decisione che Matteo Salvini invoca da tempo, ma che divide gli stessi esponenti del Carroccio. Nonostante le perplessità della maggioranza sullo stop alla certificazione verde, oggi la Lega ha tentato nuovamente il colpo di mano presentando in commissione Affari sociali, alla Camera, un emendamento con cui ha chiesto l’eliminazione del Green Pass a partire dal 31 marzo. Ma dopo una giornata di caos, con la seduta sospesa e poi ripresa nel pomeriggio, il provvedimento del Carroccio è stato bocciato. La maggioranza si è dunque spaccata e il testo della Lega è stato respinto con 22 voti contrari, 13 favorevoli (Fratelli d’Italia, Lega e Alternativa) e 5 astenuti (Forza Italia).
Un duro scontro che Silvio Berlusconi aveva tentato di arginare rilanciando l’idea di un progressivo allentamento delle restrizioni. Ma il segretario del Pd, Enrico Letta, irritato dalla questione durante la direzione dem ha attaccato: “La Lega ha di nuovo votato un emendamento fuori da una logica di maggioranza. Chiediamo serietà a noi stessi e a tutti perchè è l’unico modo affinchè questo lavoro comune, che abbiamo chiesto al presidente Draghi, vada avanti con efficacia”. Convinta della necessità di abolire la certificazione verde è Giorgia Meloni che su Twitter, riportando il titolo del magazine britannico The Spectator scrive: “‘L’inutile tirannia del Covid pass italiano’. Il mondo libero guarda esterrefatto all’anomalia italiana e alla perdita di democrazia della nostra nazione. Fratelli d’Italia non si rassegnerà mai a questa deriva liberticida”.
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Nella commissione Affari sociali della Camera questa mattina, nel corso dell’esame del decreto Covid (che approderà domani in Aula a Montecitorio) gli esponenti del Carroccio hanno presentato un emendamento per chiedere la sospensione del Green Pass dal 31 marzo, giorno in cui terminerà lo stato di emergenza per la pandemia del Covid.
Risultato della proposta: la maggioranza si è spaccata. L’emendamento, che ha avuto parere contrario da parte del governo, sarebbe stato votato solo dalla Lega, da Fratelli d’Italia e da Alternativa, mentre Pd, M5S, Leu, Forza Italia e Italia viva avrebbero contestato provvedimento. La seduta della commissione è stata quindi sopesa nel tentativo di trovare un accordo tra i leader della maggioranza. Ma quando la riunione è ripresa, nel pomeriggio, la Lega non ha ritirato l’emendamento, come richiesto dal Pd. E la proposta è stata definitivamente bocciata.
Silvio Berlusconi ha però fatto sapere in una nota che Forza Italia è “al lavoro per scrivere un piano di graduale dismissione del Green pass a partire dai contesti che, secondo gli esperti, risultano meno pericolosi per la salute pubblica, come le attività commerciali e di intrattenimento. Questo piano verrà consegnato al governo nei prossimi giorni”. Insomma, il Cavaliere sembrerebbe aprire alla progressiva eliminazione del Green Pass.
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Di misure anti-Covid ha parlato anche il presidente della Camera, Roberto Fico, che in un post su Facebook dedicato ai lavori di Montecitorio ha scritto: “Credo che un progressivo superamento delle restrizioni sia di buon senso e in questo solco si stanno già muovendo governo e Parlamento”.
