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di Viviana Persiani
Nonostante le ricerche sull’antiaging continuino a fare progressi, la natura segue il suo corso e, inevitabilmente, arrivano i capelli bianchi. Si può fare qualcosa per evitarli o ritardare la loro comparsa? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Anna Trink, dermatologa del Poliambulatorio San Luca di Udine.
Dottoressa, perché i capelli diventano bianchi?
«I capelli sono colorati grazie a un pigmento, chiamato melanina, che viene prodotto dai melanociti; in caso di grande stress ossidativo, legato, per esempio, all’invecchiamento o a uno stress psicologico intenso e prolungato, l’attività dei melanociti è compromessa, si riduce la produzione di melanina e i capelli si pigmentano meno, apparendo grigi, per poi diventare bianchi, quando cessa il processo di pigmentazione. L’insorgenza dell’incanutimento è un risultato di fattori genetici ed ambientali: è vero, il Dna può predisporre alla comparsa di capelli bianchi, ma qualunque cosa determini un importante aumento dello stress ossidativo a livello del cuoio capelluto, quindi inquinamento, stress psicofisico, stati infiammatori, esposizione solare incongrua, può accelerare il danno ai melanociti e anticipare la comparsa dei capelli bianchi”.
È possibile prevenire e rallentare il processo di incanutimento seguendo uno stile di vita salutare?
Certamente. È utile ridurre le possibili cause esogene di stress ossidativo: bene a rilassarsi e a curare l’alimentazione, in modo che preveda l’introduzione di molti antiossidanti naturali (quindi sì a portare a tavola verdura, frutta, cereali integrali, pesce azzurro, semi di lino, di zucca e di girasole, germogli di soia, di rabarbaro, cipolla bianca e rossa). Importante anche fare attenzione alla qualità e alla quantità del sonno, rinunciare al fumo, limitare alcolici e caffé e l’eccesso di esposizione solare.
E a livello cosmetico esistono prodotti utili alla prevenzione?
La vitamina B5 o acido pantotenico è sempre stata considerata la vitamina anticaduta e antincanutimento e qualsiasi lozione la annovera tra i suoi componenti, anche per il suo forte potere idratante e emolliente. L’acido pantotenico è essenziale per il metabolismo degli acidi grassi, delle proteine e degli zuccheri. Le recentissime scoperte sull’incanutimento hanno acceso i riflettori su una pianta, la Pueraria Lobata (nota come Kudzu). Secondo alcuni studi, questo sarebbe importantissimo per scongiurare l’ossidazione dei melanociti da parte dell’H2O2 (perossido di idrogeno), allontanando in tal modo la depigmentazione dei capelli. Quindi, può essere considerato come un possibile trattamento per la prevenzione di capelli grigi.
A che punto è la ricerca?
La ricerca scientifica sta lavorando per la definizione delle cause dell’incanutimento, in modo da poter mettere a punto terapie mirate. Negli ultimi anni, per esempio, è stato evidenziato un nuovo gene (Irf4) come principale responsabile dei capelli bianchi e ancora più di recente uno studio americano ha evidenziato la relazione tra stress e insorgenza dei capelli bianchi. L’interesse della ricerca su questo argomento non si ferma, ma certamente il follicolo è un sistema biologico molto complesso da studiare, ci vuole tempo.
I capelli bianchi, soprattutto se si presentano precocemente, possono creare qualche disagio a livello sociale…
Per la mia esperienza, la maggior parte delle donne è “preparata” all’incanutimento, quindi non vive l’evento in modo drammatico. Questo anche grazie alla presenza di trattamenti cosmetici correttivi. I capelli bianchi vengono vissuti a volte come segno dell’avanzare dell’età, ma è certamente un problema minore, sia negli uomini sia nelle donne, rispetto al diradamento dei capelli, che crea invece veri e propri stati di non accettazione.
Le colorazioni moderne sono sicure?
La tinta è il modo più facile per coprire i capelli bianchi. La ricerca cosmetica ha permesso di raggiungere livelli qualitativi molto alti, che hanno portato alla formulazione di prodotti ipoallergenici che utilizzano, per esempio, la metossi-metil-parafenilendiamina al posto della parafenilendiamina, potentissimo sensibilizzante che è tuttora presente nella maggior parte delle tinte. Le colorazioni più moderne, inoltre, sono arricchite di componenti aggiuntivi che nutrono e riparano il fusto del capello, che appare non solo ripigmentato, ma anche morbido e brillante. Naturalmente bisogna affidarsi a parrucchieri competenti, che scelgano prodotti sicuri o procurarsi gli stessi nelle farmacie.
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