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L’incontro di Angela Carini contro la pugile iper-androgina algerina Imane Khelif diventa un caso politico. Con la destra italiana ancora una volta in prima fila, dopo gli attacchi alla cerimonia inaugurale. Giorgia Meloni è subito intervenuta, poi, in serata ha incontrato l’atleta italiana. E FdI ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea denunciando “discriminazione contro donna atleta e pura violenza”.

Il ring politicizzato

Le polemiche su Imane, donna con una patologia che le causa livelli di testosterone più alti del normale, continua dopo il ritiro flash dell’italiana. Già alla vigilia erano arrivati gli attacchi del vicepremier Matteo Salvini, del ministro dello Sport, Andrea Abodi e delle sue colleghe Eugenia Roccella, Daniela Santanchè. Che accusavano l’atleta algerina di essere una “transessuale”, di “essere nata uomo”.

Oggi è stato il giorno dell’incontro. Il primo a commentare la sfida è stato Ignazio la Russa: “A breve intersex algerina contro pugile italiana, io tifo per l’italiana, per chi tifa la Cirinnà?”, il post su X del presidente del Senato che fa riferimento alle parole dell’ex rappresentate diritti della segreteria Pd che aveva scritto sui social: “Dite a La Russa che Iman Khelif è un’atleta intersex socializzata donna alla nascita e ha superato tutti i test del Comitato olimpico rientrando perfettamente nei parametri che si basano su criteri scientifici e non sui suoi pregiudizi. L’incontro sarà dunque tra due donne: Iman Khelif e Angela Carini. Sarebbe utile che La Russa tifasse per le donne sempre, non solo quando pensa che gli serva per dare contro alle persone Lgbtqia+”.

Sul ring Angela Carini e l’algerina Imane Khelif 

Il match si è poi interrotto dopo pochi secondi. La 25enne napoletana si è ritirata in lacrime dopo aver incassato un paio di duri colpi al volto. Prima si è fermata per un problema a un caschetto dopo un violento destro, poi ha deciso di abbandonare. “Mi ha fatto malissimo”, sembra aver detto dal labiale. E subito La Russa, sui social: “Il suo pianto le fa onore, l’aspetto in Senato per abbracciarla”.

Meloni incontra Carini

Ma a Parigi oggi c’è anche la premier Giorgia Meloni. In serata, accompagnata dal ministro dello Sport Andrea Abodi, ha voluto incontrare Angela Carini: “Avrai ciò che meriti”, le ha detto anche sui social.

Ma inevitabile, già a caldo, era arrivato il suo commento sul caso: “Non ero d’accordo con la scelta del 2021, non sono d’accordo oggi, ringrazio Angela Carini per come si è battuta anche non siamo riusciti a vederla, abbiamo visto solo dei piccoli flash…”. E quando le hanno fatto sapere che Carini ha deciso di ritirarsi, Meloni ha aggiunto: “Mi dispiace ancora di più, mi ero emozionata ieri quando ha scritto ‘combatterò’ perché in queste cose sicuramente conta anche la dedizione, la testa, il carattere. Però poi conta anche poter competere ad armi pari. E dal mio punto di vista non era una gara pari. Non sono d’accordo con la scelta del Cio. Non lo sono da anni. Quando nel 2021 il Cio cambiò il regolamento su questa materia noi presentammo una mozione per segnalare le conseguenze che questo poteva avere. Perché è un fatto che con dei livelli di testosterone nel sangue dell’atleta algerina la gara in partenza non sembra equa. C’erano quindi profili legati anche alla sicurezza. Bisogna fare attenzione nel tentativo di non discriminare, a discriminare”, le parole di Giorgia Meloni in visita a Casa Italia.

Parigi 2024, la premier Meloni da Casa Italia difende Carini: “Contro Khelif non è un incontro ad armi pari”

FdI si rivolge alla Commissione Ue

Dal partito di Giorgia Meloni è arrivato anche l’annuncio di un’interrogazione alla Commissione Ue. L’ha presentata l’eurodeputata Elena Domazzan come prima firmataria, ma a sottoscriverla è stata tutta la delegazione meloniana. Cioò che è avvenuto viene definito una “vera e propria discriminazione contro la donna atleta” e “un atto che reputo di pura violenza contro la donna nello sport”.

Per Matteo Salvini, quella che si è vista sul ring di Parigi è stata “una scena davvero poco olimpica”: “vergogna, a quei burocrati che hanno permesso un match che evidentemente non era ad armi pari”. Dalla Lega interviene anche Riccardo Molinari che fa sapere di aver chiesto “al ministro dello Sport Abodi di relazionare in Parlamento dopo le sue interlocuzioni col Cio”.

Tutta la destra italiana è con Carini. In un post su Facebook, la ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, ha espresso “solidarietà ad Angela Carini, vittima di un’ideologia che colpisce lei e con lei tutte le donne” e definendo quella di oggi “una pagina nera per le donne, per lo sport, e anche per la verità. Una verità che ancora questa mattina in tanti hanno provato a mascherare, affermando che Imane Khelif sarebbe ‘sempre stata donna’, in quanto ‘intersex’. La pensa così anche Roberto Vannacci: “Ecco a cosa ha portato l’inclusività e la fluidità di genere: un uomo che boxa contro una donna alle olimpiadi, nonostante che, ai mondiali femminili di boxe dell’anno scorso, il pugile algerino era stato escluso perché non è una donna. Il risultato? dopo pochi secondi la nostra Angela Carini è costretta al ritiro e scoppia in lacrime per l’ingiustizia subita. Il mondo al contrario”, scrive su Facebook l’eurodeputato della Lega.

Un invito a non politicizzare il caso è arrivato dal co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, Angelo Bonelli: “Stiamo parlando di un’atleta algerina che non è transex. Accade che ci siano persone, anche donne, che hanno una concentrazione di testosterone alta”.