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“Cattureremo 2600 tonnellate di granchio blu”, il piano del ministero per eliminarlo dall’Adriatico

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Sei misure per combattere l’avanzata del granchio blu che sta sterminando le vongole nostrane in alto Adriatico. È stato presentato al ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste il Piano di intervento per il contenimento di questa specie divenuta sempre più vorace per colpa del clima e del riscaldamento del mare.

Le misure per il biennio 2025-2026

L’attuazione delle misure del Piano è coordinata dal Commissario Straordinario Nazionale, Enrico Caterino, nominato il 20 settembre scorso con mandato fino al 31 dicembre 2026. Il piano prevede una serie di azioni da svolgere nel biennio 2025-2026: difesa della biodiversità degli habitat colpiti dall’emergenza; prelievo della specie granchio blu, incentivando la progettazione e la realizzazione di nuovi attrezzi per la cattura, sostenendo il prelievo e smaltimento di circa 2.600 tonnellate nei due anni, nell’alto Adriatico (Veneto ed Emilia-Romagna); smaltimento delle biomasse catturate non destinate al consumo umano o ad altri usi; interventi di messa in opera di strutture idonee a contenere l’invasione del granchio blu; altri investimenti finalizzati a impedire l’aggravamento dei danni inferti all’economia del settore ittico; investimenti a sostegno alla ripresa delle attività economiche esercitate dalle imprese di pesca e acquacoltura.Oltre ai 10 milioni di euro previsti per il piano, il Masaf ha stanziato ulteriori 44 milioni di euro complessivi.

Dal Delta del Po

A presentare le misure i ministri dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin e il Commissario Caterino. Il piano deve essere ora approvato per partire a breve in vista della primavera quando, dopo la pausa invernale, il granchio blu inizierà a proliferare. L’area di intervento del piano interessa, principalmente, il Delta del Po (Polesine e area ferrarese), le lagune e i tratti costieri dell’Alto Adriatico. Potrà poi essere allargato anche ad altre aree dove la presenza è consistente, ha riferito il Commissario, come Sardegna, Puglia e Toscana.

 

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