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Cdm, scontro sulla nomina del nuovo comandante della Finanza: il governo rinvia la decisione. Ok alla norma per Fuortes, via libera al cambio dei vertici Rai

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Sì alla “norma Fuortes” per il cambio dei vertici Rai e nulla di fatto per la nomina del nuovo comandante della Guardia di finanza. Iniziato con più di due ore di ritardo, il Consiglio dei ministri inizialmente convocato per le 16 è slittato a causa dello scontro scontro tra il ministro leghista Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario Alfredo Mantovano sulla sceltadel successore del comandante della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana. Due i nomi in pole: Andrea De Gennaro, caldeggiato dal sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, e Umberto Sirico, più vicino al responsabile del Mef. La Lega si è messa di traverso e le pressioni del partito di Matteo Salvini hanno provocato uno stallo nell’esecutivo che ha portato alla decisione di rinviare la scelta al prossimo Cdm.

La “norma Fuortes”

È stato invece approvato il decreto interviene su enti e società pubbliche, provvedimento che inciderà sulle sulla scelta, da parte del governo Meloni, dei prossimi vertici della Rai e sul futuro dell’attuale amministratore delegato, Carlo Fuortes. In basse alla norma varata dal Cdm, infatti,  viene introdotto un nuovo limite anagrafico per gli amministratori dei teatri lirici: 70 anni. Oltre, decadranno. Uno degli effetti è di mettere fuori gioco Stéphane Lissner, sovrintendente e direttore artistico del teatro San Carlo di Napoli. In questo modo Fuortes si dimetterà dalla sua carica in Rai prima della scadenza (prevista nel 2024) e prenderà il posto di Lissner alla direzione del San Carlo.

Polemico il Pd. “Questa decisione è la condizione che permetterà alla destra di mettere le mani sul servizio pubblico.È una scelta molto grave”, attaccano  i capigruppo Pd al Senato e alla Camera, Francesco Boccia e Chiara Braga. “Nessuno – proseguono – sentiva la nostalgia di norme ad personam.  Contro questa decisione, che è la premessa di una occupazione della Rai da parte della destra, la nostra battaglia in Parlamento sarà senza sconti. L’autonomia della principale azienda culturale del nostro Paese deve essere difesa perché il servizio pubblico deve continuare a garantire quel pluralismo che è il sale di una informazione di un paese democratico come l’Italia”.

E gli esponenti dei 5S in commissione di Vigilanza Rai sottolineano: “Oggi più che mai è urgente una vera riforma del servizio pubblico capace di impedire in futuro lo spettacolo deprimente di una politica capace solo di occuparsi e occupare poltrone senza uno straccio di visione, di progettualità e di programmazione sulle vere sfide che ha di fronte il servizio pubblico”.

Gli altri provvedimenti

Il Consiglio dei ministri ha anche nominato Nicola Dell’Acqua come Commissario straordinario per l’emergenza idrica. Ed è stato deliberato lo stato di emergenza a seguito del maltempo che ha devastato la regione Emilia Romagna.

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