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Anthropic, l’azienda che sviluppa Claude (un large language model molto simile a ChatGPT), ha annunciato 2 nuove versioni del suo chatbot, e assieme a queste ha annunciato anche una novità chiamata “Computer Use“, che permette all’AI di interagire con nostro PC in completa autonomia. O quasi.
Grazie a questa nuova capacità, per ora in beta con Claude 3.5 Sonet, l’IA può fare quello che farebbe un utente umano: guardare lo schermo, muovere il puntatore del mouse, cliccare, digitare, ecc.
Immaginatevi una sorta di assistenza remota, fatta però dall’intelligenza artificiale, non da un essere umano. Oppure pensate al tutorial per un certo programma: non sarebbe più semplice se anziché dirci come fare una certa cosa ci venisse mostrato in pratica come realizzarla? Anche in tema di sicurezza ci sono tantissime applicazioni: dalla lotta allo spam e le fake news, per non parlare di phishing e altri tentativi di truffa informatica.
Le potenzialità sono numerosissime e tutte interessanti.
Al contempo ci sono anche dei rischi, quindi deve essere chiaro quando Computer Use viene utilizzato e quali sono i suoi limiti. Al riguardo Anthropic ha pubblicato un articolo dedicato, che detta alcune linee guida.
Siamo comunque ancora nella fase sperimentale, il che vuol dire che ci sono complicazioni ed errori dietro l’angolo, per adesso. Il rilascio in beta è proprio mirato allo scopo di migliorare una funzione sulla quale Anthropic è arrivata prima della concorrenza, e che anche a livello commerciale potrebbe avere valenze non indifferenti.
Tra le aziende che già stanno sperimentando con questa funzionalità vengono citate Asana, Canva, Cognition, DoorDash, Replit, e The Browser Company (che sia per il loro nuovo browser?). Prima di vederlo in azione però ci vorrà del tempo, ma del resto i progressi dell’intelligenza artificiale sono così rapidi che l’attesa probabilmente non sarà lunga.