[ Leggi dalla fonte originale]
Gli strascichi post-Quirinale nel centrodestra continuano. “La Lega è compatta” e la coalizione “si ricostruisce: lavoro per unire”, dice Matteo Salvini. Ma dagli alleati cala il gelo. È Silvio Berlusconi ora a prendere la parola: Forza Italia, osserva, è “il partito che, con la sua fondazione, ha consentito la nascita del centrodestra. È stato e continuerà ad essere il perno della coalizione che si contrappone alla sinistra. Il centrodestra che abbiamo come orizzonte strategico è saldamente ancorato ai valori del Ppe: europeista, atlantista, garantista, cattolico e liberale”, si legge in una nota del presidente di Forza Italia al termine di una riunione con il coordinatore nazionale Antonio Tajani e con i capigruppo di Senato e Camera Annamaria Bernini e Paolo Barelli.
Lega, Salvini offre un patto ai colonnelli. Giorgetti: “Non so se il governo dura”
di Emanuele Lauria 01 Febbraio 2022
“Forza Italia è impegnata, insieme con le altre sigle di centro, a rafforzare l’area centrale di un centrodestra che, è ancora oggi, per i sondaggi la prima scelta degli italiani, la coalizione che governa la maggior parte delle Regioni e centinaia di Comuni. Ho ringraziato e mi sono complimentato con i dirigenti nazionali di Forza Italia per come hanno gestito le scorse settimane, un passaggio molto delicato per la Repubblica. Oggi siamo pronti per la nuova sfida dentro al centrodestra, per affrontare al meglio i prossimi appuntamenti elettorali: saremo il cuore di un centrodestra che si dovrà presentare alle prossime elezioni profondamente rinnovato”, continua l’ex premier riferendosi alle elezioni del presidente della Repubblica.
“Si riparte dall’autonomia di FI”, ribadisce a La7 anche il deputato Francesco Paolo Sisto nel sottolineare la “centralità” di Berlusconi e “la ritrovata armonia” con le forze moderate di centro che si riconoscono nel Ppe”.
Ma lo scontro nella coalizione è tutt’altro che risolto e la battaglia per la leadership tra Meloni e Salvini è venuta alla luce in tutta la sua forza. La prima a parlare di un “centrodestra a pezzi da rifondare” è stata proprio Giorgia Meloni, dopo la decisione a sorpresa di Salvini sabato di ripiegare sul bis di Sergio Mattarella. Poi il via libera del Consiglio federale della Lega al leader leghista e piena fiducia al tentativo di allargare una alleanza contro la sinistra e la richiesta ai dirigenti di “metterci la faccia”, inaugurando un nuovo corso che prevede un maggiore coinvolgimento degli esponenti di punta della Lega. Ora la parola è passata al terzo alleato: Berlusconi. Che ribadisce il ruolo di Forza Italia, “perno della coalizione che si contrappone alla sinistra”.
Intanto però Forza Italia perde pezzi: la senatrice Barbara Masini, che fece coming out in aula e difese la legge Zan, ha detto addio al partito ed ha annunciato il passaggio a +Europa-Azione.