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Nessun rilancio sul campo, per ora: troppo vicino il terremoto giudiziario di maggio, troppi gli impegni promozionali del nuovo libro, “Confesso, ho governato”. Il ritorno di Giovanni Toti su un palco di un evento politico, però, in programma al Marriot Hotel di Roma all’inizio dei lavori della seconda giornata di assemblea nazionale di Noi Moderati, domani, domenica 1 dicembre, varrà di sicuro qualcosa di più di una semplice ospitata.
È vero che il partito di Maurizio Lupi era diventato l’ultimo approdo politico dell’ex governatore ligure già prima della caduta, ma l’intervento di Toti alla convention romana potrebbe rappresentare un doppio investimento. Quello dello stesso ex governatore, prima o poi, su un suo, futuro e per ora tutto eventuale ripasso sulla scena politica. E quello di Noi Moderati sulla Liguria, dove il partito è cresciuto in termini di voti e peso, anche con la costituzione del gruppo consiliare in Regione che riunisce gli eletti di Vince Liguria, la lista del presidente Bucci, ma potrebbe chiedere un posto in giunta a Genova.
Presentato ancora oggi in apertura dei lavori come unico centro moderato e «ponte» tra i partiti della coalizione di centrodestra, stessa guida ma simbolo nuovo, in attesa dell’ufficializzazione dell’ingresso nel Ppe il partito di Lupi del resto già negli ultimi mesi i passi avanti li ha fatti. Oggi Al Mariott in prima fila c’erano Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Giusy Versace, a certificare l’ingresso nel partito del Centro popolare e il ritorno nel centrodestra delle ex centriste di Azione. E a conferma del peso della gamba moderata all’interno del centrodestra. Ovvero, il punto fermo della narrazione di fondo che si porta avanti in Noi Moderati, e non per caso la stessa portata avanti in questi anni dallo stesso Toti.
Atteso sul palco domani mattina alle 9,30, accompagnato da alcuni dei pochi fedelissimi rimasti, – tra questi il delfino Giacomo Giampedrone, l’ex capogruppo arancione Alessandro Bozzano, ma anche il consigliere comunale genovese Lorenzo Pellerano, in ballo per un assessorato, – insieme a Toti a rappresentare la Liguria all’assemblea moderata ci sarà una delle più vicine all’ex governatore, la deputata Ilaria Cavo.
“Abbiamo assessori e consiglieri comunali e regionali, e tanti arriveranno, in Liguria abbiamo fatto un grande lavoro – ha detto oggi dal palco la parlamentare ligure – La parte civica confluita alle Regionali sotto il simbolo di Noi Moderati ha un progetto identitario forte, alle Regionali abbiamo portato un contributo di 20 mila preferenze raccolte tra eletti e non eletti, siamo stati determinanti per vincere”.
Un messaggio ai naviganti, insomma, che arriva a pochi giorni dalla nascita in Regione Liguria del gruppo Vince Liguria-Noi Moderati, composto dai consiglieri Matteo Campora, Alessandro Bozzano e Federico Bogliolo, e (soprattutto) nel pieno del confronto in Comune a Genova sul “mini rimpasto” atteso in giunta. Dove, con le elezioni regionali e i movimenti in uscita dall’area arancione seguiti allo scandalo giudiziario che ha travolto Toti, di fatto l’area civica non ha più assessori di riferimento.
E in vista del quale, così, Lupi potrebbe a chiedere anche ufficialmente un posto nella squadra del vicesindaco facente funzione, Pietro Piciocchi. Pellerano, avvocato, già un passaggio in Regione Liguria in era biasottiana e quasi 800 voti alle ultime Regionali, potrebbe essere la figura scelta per riportare quel che rimane del totismo nella giunta del post Bucci.