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A parlare per lei ci pensano le donne del Pd. Dalla presidente, Valentina Cuppi, alla deputata Susanna Cenni alla senatrice Monica Cirinnà. Tutte rivendidano la bontà dell sua candidatura, quella di Cecilia D’Elia, alle suppletive di Roma e tutte stigmatizzano l’uscita di Matteo Renzi definendolo un “attacco grave”, “scomposto”, carico di “fango”.
Soltanto ieri, infatti, il leader di Italia viva aveva detto: “La candidata del Pd” D’Elia “è la candidata della sinistra radicale, era contro le nostre riforme, era contro il Family Act, contro tutto ciò che abbiamo fatto e la scelgono per guidare il centrosinistra, o presunto tale, a Roma”. Frasi pronunciate da Renzi durante un’iniziativa elettorale organizzata con il candidato di Iv alle suppletive di Roma, Valerio Casini.
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Subito Cuppi: “L’attacco di Renzi nei confronti di Cecilia D’Elia è scomposto e aggressivo. Il leader di Italia Viva preferisce denigrare un’avversaria anziché affermare le proprie ragioni. Lo fa nei confronti di una donna che ha sempre dedicato la propria azione politica alla difesa dei diritti delle donne, alla loro emancipazione, alla parità salariale, a creare le condizioni perché questa possa essere una società più giusta nei confronti delle donne lavoratrici e più equa in assoluto. Sono certa che, ancora una volta, la miglior risposta a questo grave attacco sapranno darla gli elettori il 16 gennaio”.
Su Twitter inteviene Cenni, componente della segreteria dem: “Il Pd è orgoglioso di avere D’Elia candidata nelle suppletive di Roma. La sua storia di donna, di amministratrice e oggi di portavoce delle donne Pd ne racconta il valore. Peccato le parole scomposte e fuori luogo di Renzi. Forza Cecilia!”.
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E sempre su Twitter scrive Cirinnà: “La candidatura di D’Elia rappresenta la passione del Pd per i diritti delle donne e di ogni persona, l’eguaglianza e la giustizia. Sarà un’ottima deputata. Chi tenta di buttare fango guardi in casa propria, alle sue sempre più preoccupanti affinità con la destra”.