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Chef stellato Minchillo indagato: per ristorante usò fondi pubblici per il turismo erogati dal padre

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Dalla Puglia a Crema per conquistare le stelle della ristorazione: il foggiano Michele Minchillo è stato un astro nascente della cucina italiana, con la stella Michelin conquistata nel 2023 dal suo Vitium grazie alla cacio e pepe con gamberi e lime. Ma, proprio in quel ristorante, ipotizza la Procura di Bari sarebbero finite attrezzature acquistate dal padre Matteo (deceduto) con la carta di credito di PugliaPromozione, di cui è stato direttore generale e amministrativo.

Non è un caso che nel provvedimento di sequestro firmato dalla giudice Antonella Cafagna su richiesta del pm Baldo Pisani, il nome di Michele Michillo compaia tra gli indagati e come oggetto del sequestro a suo carico ci siano, oltre a 10mila euro, anche varie attrezzature da ristorazione, tra cui una cucina a gas Silver con sei fuochi e scaffalature, frigoriferi e forno professionale.

Tali oggetti farebbero parte di quelli comprati utilizzando denaro pubblico – si ipotizza – ovvero la carta di credito assegnata per ragioni d’ufficio a Matteo Minchillo, Se quel patrimonio sia ancora nella disponibilità dello chef pugliese, lo verificherà la Guardia di finanza, considerato che il ristorante Vitium di Crema – che aveva conquistato anche le due forchette di Gambero Rosso – è stato chiuso qualche mese fa.

Il motivo, spiegato dallo stesso Minchillo in interviste ai giornali lombardi, era che il locale nonostante i riconoscimenti degli specialisti del settore non aveva riscosso il successo di pubblico necessario a garantirne l’esistenza.Nell’inchiesta barese, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza guidato dal colonnello Arcangelo Trivisani, Michele Minchillo è indagato per peculato e falso ideologico, ricettazione, riciclaggio, reimpiego di beni di provenienza illecita e autoriciclaggio.

Il sequestro disposto dal gip, per complessivi 400mila euro, è stato eseguito nelle province di Bari, Torino, Cremona e Lodi. Sono indagati anche Laura Minchillo (figlia di Matteo e sorella di Michele) di 34 anni, la madre Sandra Garau (di 55 anni) e Vito Mastrorosa funzionario di PugliaPromozione oggi in pensione.

Dopo la notifica del provvedimento di sequestro, con contestuale avviso di garanzia, Minchillo (così come gli altri indagati) avrà la possibilità di chiarire la propria posizione e cercare di dimostrare la regolarità del proprio operato.

 

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