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Nel futuro governo Meloni, la casella del ministero dell’Università è stata opzionata da Forza Italia. In ballo ci sono due candidature: quella di Annamaria Bernini, già capogruppo degli azzurri in Senato, e una new entry, ovvero la deputata forzista Gloria Saccani Jotti.
Docente di patologia clinica a Parma
Eletta nel collegio di Forlì-Cesena, Gloria Saccani Jotti è nata a Reggio Emilia nel 1956 e vive a Milano. Laureata in medicina e specializzata in anatomia patologica, insegna patologia clinica all’Università di Parma. Ha fatto parte del consiglio di amministrazione dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) dal 2009 al 2013 ed è stata membro del cda del Cnr.
La proposta del ministero della Ricerca
Saccani è alla sua seconda legislatura. Dal 2018 il suo impegno a Montecitorio è stato rivolto al mondo universitario e della ricerca all’interno della commissione Cultura. È stata promotrice di una proposta per reintrodurre il ministero della Ricerca o in alternativa attribuire a un sottosegretario la delega sul settore, allo scopo di rafforzarne anche il ruolo in Ue.
Candidata “paracadutata”?
Sulla candidatura di Saccani sono state sollevate polemiche sul fatto che sia stata “paracadutata” dal partito. L’esponente di FI si è infatti ritrovata eletta in un territorio in cui è stata in visita una sola volta (a Cesena).