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Non solo fiori. Durante una visita al cimitero, sulla tomba di una persona cara, c’è chi porta un oggetto a cui il defunto era affezionato. Un modo per sentirsi ancora uniti, per alleviare almeno in parte il dolore. A Vicenza, però, i cimeli appoggiati sul marmo sono diventati un caso.
Carte da poker o da scala 40, biciclette in miniatura, pupazzi, personaggi dei cartoni animati o dei manga, come riporta il Corriere del Veneto, sono al centro dello scontro tra i familiari di alcuni defunti e il Comune di Vicenza. L’amministrazione comunale, che vorrebbe rimuoverli, spiega che “il regolamento è del 2012, con modifiche fatte nel 2017. La prassi vuole che si presenti un progetto per tomba, ossario e loculo. Per poker e posacenere non hanno presentato il progetto”. Il dibattito, da quanto si apprende, ruoterebbe intorno a una trentina di casi distribuiti tra gli otto cimiteri di Vicenza.
Il consiglio che dà il Comune è di consultare sempre le imprese funebri, “che sanno cosa sia a norma e cosa no”. Nei cimiteri sono stati affissi dei cartelli in cui si esplicita la possibilità della rimozione degli oggetti che comunque, spiegano ancora dall’amministrazione locale, “non verranno tolti senza che nessuno sappia niente”. Se la rimozione volontaria non avverrà, il Comune aprirà una procedura, che non è una multa, e scriverà ai diretti interessati.
La disputa ha aperto un dibattito in cui si è ipotizzata una modifica del regolamento su impulso dei familiari dei defunti e di alcune imprese funebri, visto che le abitudini di chi va a trovare i propri cari sepolti stanno cambiando.