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L’ultimo giro di valzer porta il fisico stimatissimo da Mario Draghi e “adottato” da Giorgia Meloni sulla poltrona più alta di Leonardo, la società partecipata dallo Stato che si occupa di difesa e sicurezza. Ma su Roberto Cingolani, stavolta, si scatena la bufera. E si solleva l’ombra dell’incompatibilità. Può un ex ministro, che ha lasciato l’incarico solo il 21 ottobre scorso, assumere già un incarico di nomina pubblica?
C’è una norma del 2004 sulla risoluzione dei conflitti di interessi, la cosiddetta legge Frattini, secondo cui chi è stato al governo non può ricoprire incarichi in enti di diritto pubblico e società a scopo di lucro, nei 12 mesi successivi dalla fine del mandato.