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Festeggiare cinque anni e trovarsi come compagni di giochi solamente mamma e papà e i titolari della sala giochi di Cortona (Arezzo) affittata per il proprio compleanno. Bianca (nome di fantasia) si è trovata a fissare la porta per ore e a chiedere: “Mamma dove sono i bimbi?”, mentre aspettava che arrivasse almeno uno dei 35 piccoli invitati alla sua festa.
La vicenda arriva da Macchie, frazione di Castiglione del Lago, in provincia di Perugia, dove Bianca frequenta l’ultimo anno della scuola materna. Alla sua festa di compleanno organizzata nei giorni scorsi dai genitori, tra palloncini, gonfiabili, e pop corn, non si è presentato nessuno. Dei 35 bimbi invitati, in dieci avevano detto subito di no per impegni precedenti, ma dagli altri 25 nemmeno un messaggio. Dopo la denuncia della mamma, che ha fatto il boom sui social parlando di un fatto “vergognoso ed umiliante”, adesso è un’intera comunità a riflettere sull’accaduto.
La storia, raccontata dalla Nazione è approdata sul profilo Instagram del ministro Matteo Salvini: “Il vero problema – ha scritto il vicepremier in un post – non sono mai i bambini, ma gli adulti, che tali non sono. Da papà, mi si stringe il cuore al pensiero di quella bimba e di cosa ha pensato. Un abbraccio piccola, che la vita ti sorrida!”.Il papà, parlando all’edizione locale del giornale, si è detto stupito del clamore che ha riscosso la vicenda, descrivendola come “un episodio traumatico per tutta la famiglia, abbiamo bisogno di elaborare. È giusto interrogarsi in maniera profonda, – ha precisato – non giudico nessuno, non è una questione che riguarda i singoli ma una comunità. Preferisco limitarmi a questo e al momento aver cura dei miei cari”.
Anche l’amministrazione comunale si è pronunciata in merito, esprimendo rammarico e incredulità. “I bambini – ha commentato la vicesindaca Andrea Sacco – devono vivere la comunità e la comunità deve sostenerli sin dalla loro nascita. Un episodio simile non ci lascia indifferenti e metteremo in atto tutte le azioni affinché non si ripeta. Ma, soprattutto, le famiglie non devono essere lasciate sole”.