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Una bambina di un anno di Cortina d’Ampezzo è stata ricoverata in ospedale a Bolzano. Aveva mangiato del formaggio con latte crudo. La diagnosi parla di tossinfezione da ShigaToxin-producing Escherichia Coli (Stec), complicata da sindrome emolitico-uremica (Seu).
Le indagini epidemiologiche hanno evidenziato una possibile correlazione con il consumo da parte della bambina di un “formaggio saporito di montagna” (a base di latte crudo non pastorizzato) prodotto da un caseificio trentino della Val di Fiemme.
Il ritiro dal mercato
“È verosimile che all’origine dell’infezione ci sia una correlazione con il consumo di un formaggio a latte crudo prodotto in un caseificio della valle di Fiemme”, informa l’azienda sanitaria. Non appena informata del caso dai colleghi della regione Veneto, l’Unità operativa di igiene e sanità pubblica veterinaria del Dipartimento di prevenzione ha attivato le procedure di controllo e ha disposto il ritiro di alcuni lotti di formaggio a latte crudo a cui presumibilmente appartiene il prodotto consumato dalla bambina. A tutela della salute pubblica il Dipartimento di prevenzione ricorda che i prodotti a base di latte crudo non vanno somministrati ai bambini sotto i 5 anni di età e alle persone anziane.
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L’Escherichia Coli
La sindrome emolitico-uremica è una malattia causata dal batterio Escherichia coli. Si trasmette principalmente per via alimentare con il consumo di cibi contaminati. Sintomi iniziali dell’infezione possono essere diarrea, vomito, intenso dolore addominale, sonnolenza, anuria e astenia. La sindrome rappresenta la causa più importante di insufficienza renale acuta nell’età pediatrica.