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L’agenzia del farmaco europea, Ema, l’Ecdc (i centri europei per il controllo delle malaittie) hanno preparato il loro parere sulla quarta dose. “E’ troppo presto per utilizzarla sulla popolazione generale. Può però essere data agli over 80”. L’indicazione, che non è vincolate, arriva dopo l’analisi dei dati riguardo alla protezione assicurata dal secondo booster. Riguardo alla fascia tra i 60 e i 79 anni, “al momento non ci sono prove chiare che supportino l’immediato utilizzo della quarta dose”. Questo perché la protezione delle persone in questa fascia di età non sta calando. Se poi cambierà la situazione epidemiologica “potrebbe essere necessario considerare di fare un nuovo vaccino a queste fasce d’età. Nel frattempo, le autorità nazionali valutano i dati locali, per decidere se usare la quarta dose in chi ha maggior rischio”. Per quanto riguarda infine chi ha meno di 60 anni non ci sono prove che, sempre per quanto riguarda le persone sane, la quarta dose sia in grado di aggiungere una maggiore protezione.
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di
Michele Bocci
Discorso diverso va fatto per l’autunno quando “potrà partire una campagna di rivaccinazione, magari utilizzando vaccini aggiornati”, scrivono Ema e Ecdc. Saranno le varie autorità a indicare il momento migliore per fare le somministrazioni.
A questo punto i Paesi europei dovranno decidere a chi somministrare la quarta dose, anche se, ad ascoltare i due organi tecnici dovrebbe toccare solo agli over 80. Tra l’altro ci sono alcuni Paesi che sono già partiti, da soglie di età più basse.
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