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La circolazione dell’epidemia cresce in tutte le Regioni. Di fronte a una media nazionale dei casi che sale del 42,1% (si passa da 36.095 a 51.318 diagnosi) alcuni territori vedono dati altissimi, non molto distanti dal raddoppio. A parte le realtà più piccole, la Liguria segna un +88% e il Friuli +74%. La grande Regione che va peggio è la Lombardia che sfiora il +58%. Bisogna tornare a maggio, cioè a sei mesi fa per vedere un numero di casi settimanale alto più di quello della settimana scorsa. La crescita del contagio, fortunatamente, è comunque superiore a quella delle ospedalizzazioni. Anche i tamponi nei sette giorni sono stati di più, cioè 3,4 milioni contro 3,1.
Coronavirus, oltre 50mila casi in sette giorni. Così cambia l’identikit dei ricoverati
di
Michele Bocci
14 Novembre 2021
Tutte le Regioni in salita
Ecco cosa succede nelle Regioni. La Valle d’Aosta passa da 43 a 113 casi (+70, +162,7%), il Molise da 61 a 128 (+67, +109,8%), la Liguria da 707 a 1.334 (+627, +88,6%), la Provincia di Bolzano da 1.151 a 2.076 (+925, +80,3%), il Friuli Venezia Giulia da 1.892 a 3.290 (+1.398, +73,8%), la Lombardia da 4.204 a 6.642 (+2.438 +57,9%), le Marche da 967 a 1.490 (+523, +54%), il Piemonte da 1.896 a 2.754 (+858, +45,2%), la Sardegna da 376 a 550 (+174, +46,2%), il Lazio da 4.173 a 5.919 (+1.746, +41,8%), il Veneto da 4.486 a 6.355 (+1.869, +41,6%), l’Abruzzo da 750 a 1.062 (+312, +41,6%), l’Emilia-Romagna da 3.035 a 4.230 (+1.195, +39,3%), la Sicilia da 2.573 a 3.470 (+897, +34,8%), la Campania da 4.112 a 5.233 (+1.121, +27,2%), la Puglia da 1.290 a 1.612 (+322, +24,9%), la Toscana da 2.282 a 2.718 (+436, +19,1%), la Basilicata da 162 a 193 (+31, +19,1%), la Provincia di Trento da 385 a 440 (+55, +14,2%), la Calabria da 1.034 a 1.166 (+132, +12,7%), l’Umbria da 516 a 543 (+27, +5,2%).
Anche se l’incidenza sta salendo, ovviamente insieme all’Rt, nessuno rischia a breve di finire in zona gialla perché nessuno supera i parametri per i ricoveri, cioè il 15% di occupazione dei letti ordinari e il 10% di quelli di terapia intensiva.
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Viola Giannoli
13 Novembre 2021
Superati i 4mila ricoveri
Il tasso di crescita dei ricoveri è inferiore a quello dei casi, anche per merito della vaccinazione che riduce i casi gravi. Questo vale anche se si analizza la crescita delle infezioni di due e tre settimane fa, visto che passa sempre un po’ di tempo prima che si osservi negli ospedali l’effetto dell’andamento delle nuove diagnosi. Ieri nei reparti ospedalieri c’erano 4.105 persone, domenica erano 3.613, cioè 492 persone in meno. La crescita è del 13,6%. La settimana precedente l’incremento era stato più alto, cioè del 14,3% (precedentemente però era del 9,1% e del 2,8%). Per quanto riguarda le terapie intensive, ieri assistevano 458 persone, contro le 398 di domenica 7 novembre. Qui l’aumento è di 60 letti, cioè del 15,5%, sempre inferiore a quello di sette giorni prima che era stato del 16,3%.
Oltre un terzo di morti in più
Balzo in avanti dei decessi, che nella settimana appena conclusa sono stati 390 contro i 285 di quella precedente, cioè il 36% in più. La settimana prima erano stati 274 e risalente nel tempo, ancora 285, 240 e 270.