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La curva della pandemia continua a salire e in una settimana si registrano un quarto di casi in più. Si tratta di una crescita leggermente inferiore a quella di sette giorni fa (+27,6%) e molto più bassa di quella ancora precedente (+42,1%). Tra lunedì e ieri i contagi in Italia sono stati 82.158, cioè il 25,5% in più rispetto alla settimana prima. Il dato è praticamente identico a quello del periodo compreso tra il 26 aprile e il 2 maggio, quando la curva era in discesa dopo il picco primaverile. Ad andare peggio, tra le grandi Regioni, sono Emilia Romagna, Piemonte e Veneto, tutte con numeri peggiori della media. Va bene invece la Puglia, che addirittura vede un calo.
Il numero dei tamponi è praticamente identico, visto che nella settimana appena conclusa ne sono stati fatti 3,8 milioni contro i 3,7 della precedente.
La variante Omicron preoccupa ma al momento la crescita della circolazione dell’epidemia sembra essersi stabilizzata e soprattutto non sta portando con sé un aumento importante dei ricoveri.
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Elena Dusi
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Tre grandi regioni in crescita: Emilia, Piemonte e Veneto
Ecco cosa succede nelle Regioni. La Liguria passa da 1.854 a 2.596 casi (+742, +40%), la Basilicata da 173 a 238 (+65, +37.5%), l’Emilia-Romagna da 5.969 a 8.176 (+2.207, +36,9%), il Piemonte da 3.517 a 4.726 (+1.209, +34,3%), il Veneto da 9.500 a 12.730 (+3.230, +34%), le Marche da 1.995 a 2.578 (+583, +29,2%), il Lazio da 6.979 a 8.980 (+2.001, +28,6%), la Calabria da 1.207 a 1.546 (+339, +28%), la Lombardia da 10.574 a 13.467 (+2.893, +27,3%), la Valle d’Aosta da 277 a 351 (+74, +26,7%), la Provincia di Bolzano da 2.213 a 2.733 (+520, +23,4%), la Sicilia da 3.761 a 4.595 (+834, +22,1%), il Molise da 158 a 190 (+32, +20,2%), la Toscana da 2.771 a 3.239 (+468, +16,8%), la Campania da 5.774 a 6.616 (+842, +14,5%), il Friuli Venezia Giulia da 3.829 a 4.237 (+408, +10,6%), la Sardegna da 744 a 819 (+75, +10%), l’Abruzzo da 1.318 a 1.339 (+21, +1,5%). In discesa ci sono l’Umbria, che passa da 574 a 553 casi (-21, -3,6%) e la Puglia, da 1.564 a 1.512 (-52, -3,3%).
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Oltre 100 pazienti in più nelle terapie intensive
Ieri negli ospedali erano ricoverati 5.602 pazienti, contro i 4.865 della settimana precedente. Si tratta di 737 malati in più, cioè il 15,1%. Anche in questo caso l’aumento è leggermente inferiore a quello della settimana precedente (+18,5%) e comunque molto più basso di quello delle infezioni. Se si guardano le sole terapie intensive, ieri avevano in cura 638 pazienti contro i 520 di domenica 21. L’occupazione è quindi aumentata del 22,6%. In questo caso si tratta di una crescita importante, molto più accentuata di quella osservata nei sette giorni precedenti (+13,5%). Il numero dei casi gravi aumenta dunque quasi quanto quello delle infezioni.
Superati i 70 morti in media al giorno
I decessi fanno un salto in avanti. Nella settimana appena conclusa sono stati 497, cioè 71 al giorno in media e 95 in più della settimana precedente. Si tratta di un aumento del 23,6%, quindi anche in questo caso accentuato.