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Il consiglio dei ministri ha detto sì alla proroga dello stato di emergenza. La decisione, sui cui hanno pesato notevolmente i dati dei contagi per la variante Omicron che arrivano dall’estero, prevede che la proroga duri fino al 31 marzo, per altri tre mesi. Il Cdm non ha invece approvato alcuna misura che contempli obbligo di utilizzare mascherine all’aperto. Fino al 31 marzo 2022 sono prorogati anche i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid ed la possibilità di smart working per i lavoratori fragili. Infine Francesco Paolo Figliuolo è stato nominato alla guida del Comando operativo di vertice interforze (Covi), pur rimanendo commissario per il Covid.
L’allungamento dello stato di emergenza dovrà comunque passare poi per il voto dell’Aula, ma ieri si sono già detti favorevoli molti governatori ed esponenti dei partiti, da Enrico Letta a Giuseppe Conte.
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di
Tommaso Ciriaco
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Non ci sono dubbi sulla necessità della proroga, invece, per il presidente della Camera, Roberto Fico (“Mi sento concorde”) e Andrea Mandelli, responsabile Salute di Forza Italia, al Tg1 dice: “I numeri parlano chiaro: la pandemia è ancora in corso e la campagna di vaccinazione non è conclusa. Per le prossime settimane servono ancora attenzione, cautela e rispetto delle regole”.
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Profondamente contraria, invece, Giorgia Meloni. “Non sono d’accordo con la proroga dello stato di emergenza: se dura più di due anni è un controsenso logico e linguistico”, spiega la leader di Fratelli d’Italia al Corriere.it. “Credo – prosegue – che il governo oggi debba riuscire a combattere l’epidemia ripristinando i diritti. Comincia a crearsi un problema per la democrazia. Gli unici a difendere la Costituzione siamo rimasti noi di FdI”.