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Via alla nuova stretta anti-Covid. Ieri il consiglio dei ministri ha varato il nuovo decreto con regole più severe per il periodo natalizio. Il provvedimento sarà valido dal 6 dicembre al 15 gennaio, anche in zona bianca. Tra le principali novità, il Super Green Pass, certificazione valida solo per chi ha ricevuto il vaccino o è guarito dal coronavirus. I No Vax non potranno accedere a bar, ristoranti, cinema, teatri e musei. Per i turisti sarà necessario presentare la certificazione verde e il governo ha previsto un rafforzamento dei controlli e la necessità di mostrare il Green pass anche per viaggiare sul trasporto pubblico locale. Ma ecco nel dettaglio le regole contenute nel nuovo decreto varato dall’esecutivo.
Sì del Cdm al Super Green pass dal 6 dicembre anche in zona bianca. Draghi: “In Italia situazione in lento ma costante peggioramento. Prevenire per preservare i risultati”
di
Valeria Forgnone e Laura Mari
24 Novembre 2021
Green pass come cambia
Durata di 9 mesi sia per guariti che per vaccinati
Ci sarà quello “rafforzato” e quello “base”, ma solo il primo consentirà di continuare
a pieno la vita sociale e di accedere a tutte le attività che rimarranno aperte e a capienza piena anche in caso di passaggio in zona gialla o arancione. Agli under 12 non sarà richiesta la certificazione verde. Il Green Pass rafforzato è quello che si ottiene con la vaccinazione o con il certificato di guarigione, ma la sua validità — per quel che riguarda la vaccinazione — è stata ridotta da 12 a 9 mesi, a partire dal giorno in cui si effettua la seconda dose. La validità di 9 mesi ripartirà con la terza dose.
Portata a 9 mesi, a partire dal primo tampone positivo, anche la validità del Green Pass per chi è guarito dal Covid. Il Green Pass base è invece quello che si ottiene con i tamponi che manterranno le validità attuali, 48 ore per l’antigenico
e 72 ore per il molecolare.
I trasporti
Gli studenti senza certificato dovranno fare il tampone
È la novità più grossa del decreto che cambierà radicalmente la mobilità degli italiani: dal 6 dicembre il Green Pass base sarà necessario non più solo per prendere un aereo, un treno ad alta velocità, un pullman o una nave che collegano più di due regioni, ma anche per tutti i mezzi del trasporto regionale e interregionale e del trasporto pubblico locale. Questo significa che, anche per salire su un autobus urbano o su una metropolitana, bisognerà avere con se almeno l’esito negativo di un tampone. Una misura che finora non era stata introdotta per la difficoltà nei controlli che saranno effettuati a campione. Anche gli studenti dai 12 anni
non vaccinati (che pure non hanno obbligo di tampone per accedere a scuola) se vorranno utilizzare i mezzi pubblici dovranno effettuare il tampone.
L’obbligo per polizia e prof
Dal 15 dicembre necessario immunizzarsi
Non più solo medici, personale sanitario e della scuola. L’obbligo vaccinale, compreso di terza dose, viene esteso ( dal 15 dicembre) ad altre categorie di lavoratori a contatto con il pubblico, a cominciare dalle forze dell’ordine e dal comparto della difesa. Ma non solo. Nella sanità l’obbligo viene esteso anche al personale amministrativo che lavora all’interno delle strutture: ospedali, cliniche private, ambulatori, studi medici. E adesso anche del soccorso pubblico. Confermato ed esteso al “booster” l’obbligo anche per il personale delle residenze sanitarie assistite, così come per tutto il personale docente e non docente delle scuole pubbliche e private e delle università. Dovranno essere vaccinati anche forze dell’ordine e militari. Chi non si adeguerà dopo il quinto giorno di assenza verrà sospeso senza stipendio.
I colori delle zone
In zona bianca stop ai No Vax dal 6 dicembre al 15 gennaio
Il meccanismo delle zone di rischio resta intatto nella definizione degli indicatori
di rischio ( incidenza dei contagi, tasso di occupazione di terapie intensive e ricoveri ordinari) ma cambia totalmente nell’imposizione dei relativi divieti e restrizioni che varranno solo per i non vaccinati in zona bianca, gialla e arancione. Se invece qualche Regione dovesse finire di nuovo in rosso, allora scatterebbero le chiusure e le restrizioni varrebbero per tutti.
La principale novità riguarda la zona bianca dove, per i non vaccinati, scatterà comunque il divieto di accedere a bar e ristoranti al chiusi, palestre, cinema, teatri, stadi, discoteche, spettacoli e cerimonie. Niente obbligo di mascherina all’aperto che invece scatterà in giallo. In zona gialle e arancione nessuna chiusura né riduzione di capienza ma i relativi divieti scatteranno solo per i non vaccinati.
Ristoranti e bar
L’app di verifica darà l’ok solo ai Green Pass rafforzati
Si parte subito anche in zona bianca. Da lunedì 6 dicembre per accedere a qualsiasi bar o ristorante al chiuso non basterà più esibire il Green Pass base ottenuto con l’esito negativo di un tampone rapido o molecolare. La App Verifica 19 con cui i gestori dei locali sono tenuti a controllare la certificazione dei clienti darà la luce verde solo a chi ha il Super Green Pass, quello valido 9 mesi con il vaccino o 6 mesi con certificato di guarigione.
Senza certificazione verde si potrà continuare a frequentare i locali all’aperto oppure entrare al bar per una rapida consumazione in piedi al banco o per acquistare cibo o bevande da asporto. Le stesse regole saranno valide in zona gialla e arancione dove dunque bar e ristoranti non subiranno alcuna restrizione. In zona rossa, invece, chiusura per tutti mentre resta consentito solo l’asporto.
Cinema e teatri
Chi è senza dose escluso da ogni attività culturale
Il Super Green Pass salva cinema e teatri, sale da concerto, mostre e musei. Le regole della zona gialla avrebbero previsto infatti il dimezzamento della capienza di tutte le sale faticosamente e appena da pochi mesi tornate a riempirsi. Ma adesso, già in zona bianca, i non vaccinati vengono esclusi da ogni attività sociale e culturale e dunque la prevista riduzione di capienza non scatterà. Cinema e teatri, sale da concerto e qualsiasi altra struttura ad ospitare eventi culturale potranno essere frequentati solo da vaccinati o guariti. In zona bianca, gialla e anche in arancione mentre ovviamente in zona rossa tutte queste attività verranno chiuse. Green Pass rafforzato necessario già dalla zona bianca, per entrare in sale da ballo e discoteche che altrimenti, già in zona gialla, avrebbero dovuto chiudere
i battenti.
Hotel
Dal 6 dicembre pass base per entrare negli alberghi
Un’altra sostanziale novità del decreto: fino ad ora alberghi e strutture ricettive erano rimasti aperti a tutti ma adesso, adeguandosi a quello che avviene nel resto d’Europa, per tutti gli ospiti sarà necessario avere il Green Pass. Basterà quello base, rilasciato all’esito negativo di un tampone ma valido solo 24 o 48 ore. In caso di un soggiorno prolungato, dunque, gli ospiti non vaccinati dovranno ripetere il tampone alla scadenza e dunque i gestori delle strutture dovranno attrezzarsi ad ogni ingresso dei clienti per verificare la validità della certificazione. Allo stesso modo, ai non vaccinati in possesso di Green Pass base, che non possono avere accesso a bar e ristoranti al chiuso, sarà invece consentito mangiare nei ristoranti interni alle strutture alberghiere. Le nuove regole sono valide anche in zona bianca e per ogni tipo di struttura ricettiva.
Stadi e palestre
l tampone negativo non basta più per andare alla partita
Niente stadio per chi non è vaccinato anche in zona bianca. Il tampone negativo non basterà più per andare a seguire la squadra del cuore né all’aperto né al chiuso, in palazzetti o impianti sportivi. Che dunque rimarranno alle attuali capienze anche nell’eventuale passaggio delle Regioni in zona gialla o arancione.
Sarà necessario il Green Pass rafforzato anche per accedere a palestre e piscine al coperto e per tutti gli sport che si effettuano in impianti al chiuso. Certificazione verde obbligatoria anche per accedere a docce e spogliatoi degli impianti sportivi tranne che per gli accompagnatori delle persone non autosufficienti, che siano disabili o bambini piccoli. Green Pass necessario anche per l’accesso a circoli e sport di base. A chi non è vaccinato, dunque, non resta che la possibilità di praticare sport all’aperto.