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Nelle ultime 24 ore si sono registrati In Italia 31.703 nuovi casi e 145 morti. Ieri i contagiati erano stati 43.084. In calo anche le vittime rispetto alle 177 di ieri.
Tra antigenici e molecolari sono stati 201.509 i tamponi. Il tasso di positività è al 15,7% (-0,1%), più o meno invariato. Scendono i ricoveri nei reparti ordinari ora a quota 8.592, cioè 224 in meno rispetto a ieri, e le terapie intensive (-10) in cui sono presenti 321 pazienti. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
Gli attualmente positivi tornano sotto il milione, dopo poco più di un mese dall’ultimo picco. Sono 969.830 le persone al momento contaggiate di cui 960.917 in isolamento domiciliare. Un dato che conferma la graduale diminuzione della circolazione del virus in Italia.
Tutti i grafici e le mappe sull’epidemia
Fiaso,-22% le intensive in 7 giorni,-20% i reparti
Oltre l’80% dei vaccinati presenti in area medica ha una età media di 76 anni e non si è sottoposto alla quarta dose. Nelle intensive l’età media scende a 73 anni e il 100% dei soggetti è affetto da altre patologie, ma anche tra questa fascia di popolazione fragile permane la sottovalutazione del rischio e la mancata somministrazione della dose booster, specifica la Fiaso.
Vaccino: verso ok Ema a quello Pfizer per Omicron in autunno
In autunno l’Ema intende dare il via libera al vaccino anti-Covid Pfizer aggiornato per le due sottovarianti di Omicron BA.4 e BA.5. Lo ha annunciato un portavoce dell’ente regolatore europeo per i farmaci in un comunicato. “L’Ema attende una richiesta di autorizzazione per il vaccino aggiornato alle sottovarianti BA.4/5 sviluppato da Pfizer/BioNTech, che sarà valutato per una potenziale approvazione rapida in autunno”, ha detto il portavoce.
Pediatra Bambin Gesù: “Su vaccino bimbi troppe remore”
“Ci sono ancora troppe remore sulla vaccinazione di ragazzi e bambini contro il Covid, timori che non hanno alcun senso. Il vaccino è uno strumento, seppure non perfettamente efficace nel ridurre la trasmissione dell’infezione, fortemente utile nel ridurre il rischio di sviluppare la malattia grave. E l’infezione da Sars-CoV-2 non può essere sottovalutata nei piccoli, perché se è vero che i bambini corrono meno rischi degli adulti, abbiamo comunque avuto 67 morti tra i bambini e i ragazzi in pandemia”. A dirlo all’Adnkronos Salute è Guido Castelli Gattinara, pediatra e infettivologo dell’Istituto per la salute del bambino e dell’adolescente dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, presidente della Società italiana di infettivologia pediatrica (Sitip).