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Sono 63.837 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i contagiati erano stati 88.221. Le vittime sono 207, in calo rispetto alle 253 di ieri. Il tasso è al 21%, in aumento rispetto a ieri quando era al 19,7%. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 317.720 tamponi. Sono invece 424 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, mentre gli ingressi giornalieri sono 47. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 11.094, 30 in meno rispetto a ieri.
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Medici Sima: “Con CO2 monitorata, meno contagi
“Monitorare la CO2 a scuola “riduce il rischio contagio da Covid 19: uno studio della Società italiana di medicina ambientale (Sima) lo ha dimostrato già nel 2020, ma oggi ci interroghiamo ancora su cosa fare. Ci auguriamo che in un momento storico in cui ancora si sta discutendo se reintrodurre l’obbligo di mascherina durante le lezioni scolastiche, questi risultati vengano presi in considerazione dai decisori e che il monitoraggio della CO2 nelle aule venga effettuato in maniera estensiva in tutti i plessi scolastici del territorio nazionale”. A dichiararlo Paolo Mezzana, coordinatore Sima Lazio. “Noi medici Sima abbiamo individuato già da tempo nella CO2 un possibile parametro utile, semplice da monitorare ed economico, in quanto rivela se la ventilazione naturale o supportata di sistemi meccanici dei nostri spazi chiusi sia sufficiente a diluire (in relazione al numero delle persone presenti) la potenziale carica virale di cui una o più persone possono essere portatrici”, aggiunge Mezzana ricordando che “con l’obiettivo di limitare le infezioni da Covid-19 all’interno degli edifici scolastici e promuovere la riapertura in sicurezza delle scuole, il Governo italiano, in linea con gli altri Paesi europei e in accordo con le raccomandazioni dell’Oms, ha adottato un piano di emergenza comprendente azioni in grado di garantire un’adeguata ventilazione dell’aria nelle aule”.
Viola: “Origine mercato Wuhan, si scusi chi parlo di fuga da laboratorio”
“Due lavori pubblicati in questi giorni mettono la parola fine alla questione dell’origine del Sars-CoV-2. Come già chiaro dai dati precedenti (e ora chiaro senza ombra di dubbio), il virus è di origine naturale e ha fatto il salto animali-umani nel mercato di Huanan”, il mercato all’ingrosso dei frutti di mare a Wuhan, la metropoli cinese dove a fine 2019 sono stati segnalati i primi casi di Covid. Parte da quanto emerso dalle ultime evidenze scientifiche pubblicate sulla rivista ‘Science’ la riflessione dell’immunologa dell’università di Padova Antonella Viola, che sulla sua pagina Facebook trae alcune conclusioni. “Questa storia – scrive – ci dice due cose: che il contatto stretto con specie animali selvatiche è un rischio per la salute globale” e, aggiunge, “che chi finora è andato strombazzando le prove dell’origine del virus in laboratorio dovrebbe come minimo scusarsi pubblicamente (o meglio, dopo 2 anni di disinformazione, tra banale influenza, virus manipolato e indebolito, dare le dimissioni e trascorrere la vecchiaia tra monti, nipotini o cantieri)”.
Lopalco: “Giusto adeguare regole isolamento a nuova fase”
Siamo in “una nuova fase della pandemia. Giusto dunque adattare le regole di isolamento e quarantena alle nuove evidenze cliniche ed epidemiologiche”. A dirlo all’Adnkronos Salute è l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università del Salento, in merito alle possibili novità, su cui è tornato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, rispetto alla riduzione dell’isolamento per le persone positive al Covid asintomatiche.”Non solo le varianti Omicron che oggi circolano danno quadri clinici diversi dalle varianti precedenti”, visto che “l’incubazione è più breve e il periodo di contagiosità anche. Ma c’è anche da considerare – aggunge Lopalco – che il rischio collettivo relativo alla circolazione del virus è comunque inferiore ad un anno fa, quando l’obiettivo di sanità pubblica era quello del ‘rischio zero’ rispetto alla possibilità di lasciar circolare persone potenzialmente contagiose. Oggi possiamo ragionare in termini di ragionevole riduzione del rischio”.
Vaccini: Aifa, febbre e dolori tra eventi avversi più comuni
Febbre, cefalea, dolori muscolari/articolari, brividi, disturbi gastro-intestinali, reazioni vegetative, stanchezza, reazione locale o dolore in sede di iniezione. Sono questi gli eventi avversi più segnalati per tutti e 5 i vaccini disponibili contro il Covid. E’ quanto riferisce l’Agenzia Italiana del Farmaco che ha pubblicato il dodicesimo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini anti-Covid-19. Comirnaty è il vaccino attualmente più utilizzato (65,4%), seguito da Spikevax (24,7%), Vaxzevria (8,8%), Jcovden (ex-COVID-19 Vaccino Janssen) (1,1%) e Nuvaxovid (0,03%), in uso dal 28 febbraio 2022. l’Agenzia specifica che in linea con i precedenti rapporti, la distribuzione delle segnalazioni per tipologia di vaccino ricalca quella delle somministrazioni, a eccezione di Vaxzevria e Spikevax che appaiono invertiti in questo andamento (Comirnaty 66,3%, Vaxzevria 17,4%, Spikevax 14,9%, Jcovden 1,3%, Nuvaxovid 0,1%).