Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

VIES Newsletter

Gratuito / Prova ora

Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

Covid, Palamara: “Quarta dose per i fragili. E massima attenzione per monitorare le nuove varianti”

[ Leggi dalla fonte originale]

“Siamo in una fase importante, in cui bisogna guardare avanti” esordisce Anna Teresa Palamara, microbiologa, che dal suo posto di direttrice del Dipartimento di malattie infettive all’Istituto Superiore di Sanità (Iss) siede sulla plancia di controllo della pandemia in Italia.

Il Covid sta diventando una malattia normale?

“È difficile dire quando una malattia è normale. Ognuna ha le sue particolarità, il suo impatto sulla vita delle persone e delle famiglie. Le malattie infettive, in più, hanno un grosso peso sulla società e sui sistemi sanitari. Però è anche vero che oggi possiamo guardare al futuro con più ottimismo per tre motivi. Gran parte della popolazione è immunizzata, la ricerca ha fatto enormi passi avanti e abbiamo più capacità di controllo della circolazione del virus. Il Covid resta comunque una malattia severa e come tale va trattata “.

In che modo? Come immagina la nuova normalità?

“Come una condizione in cui non ignoriamo l’esistenza della pandemia, né ci sentiamo onnipotenti. Il virus va conosciuto, affrontato e controllato. I vaccini, i nuovi farmaci e gli strumenti diagnostici ci aiuteranno in questo. Qualora emergesse una nuova variante, la fronteggeremo con maggiore capacità e sapremo proteggerci sempre meglio”.

Covid, Gimbe, decessi in calo: -16% in 7 giorni. Ancora 5,1 milioni i non vaccinati: giù le dosi over 50 e per i 5-11enni (-41,7%)

17 Febbraio 2022

Si sente dire che il virus sta diventando endemico quasi con un senso di sollievo. È così?

“Un virus diventa endemico quando si stabilizza all’interno di una popolazione e comincia a circolare in modo continuo. Questo, di per sé, non è un fatto positivo perché il Covid resta una malattia severa, ma può contribuire ad aumentare il livello di protezione della popolazione aumentando il numero di persone che sviluppano una risposta immunitaria”.

È d’accordo col paragonarlo all’influenza, nei vaccinati?

“I virus influenzali sono molti. Anche la tremenda spagnola del 1918 è stata causata da un virus di questo tipo. Molto spesso l’influenza causa infezioni leggere ma, nei soggetti fragili, può generare anche complicanze assai gravi. È possibile poi, come è successo nel passato, che emerga un ceppo più pericoloso degli altri. Per questo la circolazione dei virus influenzali viene monitorata costantemente per prevedere i ceppi che emergeranno l’anno successivo e mettere a punto i vaccini più adatti. Anche i coronavirus dovranno essere sottoposti ad un’attività di monitoraggio strettissimo per impedire che ceppi più pericolosi e diffusivi ci colgano alla sprovvista, danneggiando le persone e la vita  sociale”.

Il Green Pass resta anche dopo il 1° aprile. Decreto misure Covid approvato alla Camera: stadi al 75% e pop corn al cinema

di
Viola Giannoli

17 Febbraio 2022

L’ondata che abbiamo appena superato è stata intensissima ma non ci ha riportato in lockdown. Può essere considerata la prova generale della nuova normalità?

“L’ultima ondata è stata sostenuta in gran parte dalla variante Omicron che, nonostante una circolazione virale elevatissima, sta avendo un impatto più lieve delle precedenti. Questo può essere attribuito a due motivi: il primo è che buona parte della popolazione è vaccinata o immunizzata dall’infezione naturale. Il vaccino non protegge al 100% dalla possibilità di contagiarsi – e ce lo aspettavamo – ma funziona molto bene nell’evitare la malattia severa. Il secondo motivo, suggerito da studi recenti, è che Omicron replica con più facilità nelle cellule delle vie aeree superiori dando, per questo, sintomi più lievi. In alcuni, però, può raggiungere gli alveoli polmonari e provocare la malattia di cui conosciamo la gravità”.

I bambini però sono stati colpiti in modo abnorme. Perché?

“Innanzitutto, perché sono i meno vaccinati. C’è, inoltre, un’ipotesi attualmente al vaglio degli studiosi secondo la quale la maggior suscettibilità dei bambini alla variante Omicron sia da attribuirsi a un diverso meccanismo di penetrazione nelle cellule di questa variante che, a differenza delle altre, non si avvarrebbe di un enzima, proteasi, meno espresso nelle cellule delle vie respiratorie dei bambini. Si tratta comunque di studi che necessitano verifiche e approfondimenti”.

Le curve dei bambini sono ancora in aumento?

“No, no. Fortunatamente stanno calando anche loro. Tutti gli indicatori in questo momento sono in discesa. Siamo più tranquilli”.

No Vax, operato il bimbo dei genitori che si erano opposti all’uso del sangue di vaccinati

18 Febbraio 2022

Vuol dire che ha ragione chi chiede l’abbandono delle misure di protezione?

“La scelta sulle misure da adottare dipende da una molteplicità di fattori. Il nostro compito è studiare l’epidemia e seguirne l’andamento. Sappiamo che distanze e mascherine non possono da sole annullare una pandemia, possono però contribuire a rallentarla limitando la circolazione del virus, attenuando così il dolore e la sofferenza che ne derivano. Anche le epidemie di peste del passato si sono esaurite ad un certo punto, ma con uno strascico di morti e di distruzione della vita sociale enorme. Oggi abbiamo molti più strumenti per limitare questi danni, anche se gli agenti patogeni continueranno ad esistere e a circolare”.

Avere tanti vaccinati e guariti vuol dire essere vicini all’immunità di gregge?

“Non si può parlare di immunità di gregge per i coronavirus né per i virus dell’influenza. Il concetto vale per gli agenti patogeni che circolano solo negli uomini, come i virus della poliomielite e morbillo, ma non per quelli, che sono causa delle cosiddette “zoonosi”, che circolano in alcune specie animali oltre che nell’uomo. I virus influenzali, ad esempio, infettano uccelli selvatici e domestici, maiali, cavalli. Questo vuol dire che non è possibile debellarli completamente, ma bisogna imparare a convivere con loro evitando il più possibile che facciano grandi danni”.

Covid, Speranza: “Stiamo piegando la curva del contagio”

18 Febbraio 2022

Quindi il coronavirus tornerà sempre?

“Nessuno ha la sfera di cristallo. Ci stiamo attrezzando però a controllarlo. Stiamo lavorando alacremente per mettere a punto sistemi di sorveglianza della circolazione di Sars-Cov2 e delle sue varianti nell’uomo, negli animali e nell’ambiente, attraverso l’analisi e il sequenziamento di campioni clinici, ma anche l’analisi delle acque reflue”.

Ma il calo dell’efficacia dei vaccini che è naturale con il tempo ci riporterà alla casella iniziale? I Centers for Disease Control americani (Cdc) hanno già notato una discesa della protezione offerta dalla terza dose.

“I Cdc hanno misurato, nelle persone vaccinate con la terza dose da più di 4 mesi, un certo calo della protezione dal ricovero che passa dal 91% al 78%. Noi siamo leggermente più indietro nel tempo rispetto a loro e registriamo ancora una protezione del 94% dalla malattia grave. Al momento, tutte le agenzie regolatorie guardano con cautela a una quarta dose, se non per le persone fragili e immunocompromesse. L’evoluzione della risposta immunitaria ai vaccini e alla malattia è monitorata con la massima attenzione in tutto il mondo. Anche se il livello degli  anticorpi nel sangue dovesse scendere, abbiamo comunque la protezione offerta dai linfociti T e B della memoria immunitaria. Se e quando verrà presa una decisione su una dose di richiamo, dovrà essere calibrata al meglio, soprattutto pensando alla necessità di proteggere i soggetti fragili”.

Perché in Italia abbiamo un numero così alto di morti?

“Non dobbiamo guardare al dato quotidiano. Lo strumento statistico migliore è l’eccesso di mortalità, che viene calcolato confrontando il numero delle vittime di un anno con quelle degli anni precedenti e tiene conto anche dei decessi causati dalla pandemia in modo indiretto. Se prendiamo questo riferimento, siamo in linea con gli altri Paesi, pur essendo un Paese con un numero di anziani particolarmente elevato”.
 

Il Portale Web dell’informazione libera

VIES TV

L’articolo che hai letto è stato di tuo interesse?

Scopri gli articoli correlati e lascia un commento!

Contattaci per info e collaborazioni.

Tags

Condividi questo post:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi restare aggiornato sulle ultime news e le nuove uscite della nostra Web TV?
Iscriviti alla nostra Newsletter, ti invieremo solo informazioni utili e di valore.

Iscriviti alla nostra Newsletter mensile

Ricevi notifiche e riepiloghi delle notizie del mese

Non ti invieremo mai nessuno spam,
solo contenuti utili e di valore.

Il portale web dell’informazione libera.