[ Leggi dalla fonte originale]
Sono proseguite per tutta la notte le ricerche dei possibili dispersi nel crollo del ghiacciaio sommitale di Punta Rocca, in cima alla Marmolada, che, purtoppo, potrebbero essere 20, secondo il Soccorso alpino: i fari dei vigili del fuoco hanno illuminato la parete della Marmolada, da cui si è staccato il gigantesco seracco di ghiaccio che ha ucciso sei escursionisti ferendone altri dieci, per permettere ai droni dotati di termocamere di continuare le ricognizioni. All’alba le squadre di soccorritori hanno ripreso le operazioni. “Il rischio di altri crolli è alto”, spiega Walter Cainelli, presidente del Soccorso alpino e speleologico del Trentino.
Intanto sono arrivati i primi parenti delle sei vittime, le cui salme sono state portate al palaghiaccio di Canazei dove è stata allestita la camera ardente. Stamattina il riconoscimento da parte dei parenti. Le vittime sono tre italiani, un cecoslovacco e un uomo e una donna non ancora identificati.
Capo della Protezione civile oggi a Canazei
Oggi il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, è atteso a Canazei, dove è stata allestita la centrale operativa che sta coordinando le operazioni di ricerca dei dispersi.
Tragedia sulla Marmolada, crolla saracco di ghiaccio: il punto del distacco visto dal drone
Verifiche nei parcheggi
“Sono ancora in corso le verifiche per identificare i proprietari delle 16 auto che attualmente si trovano nei parcheggi situati nei pressi dei sentieri di accesso all’area”, comunica il Soccorso alpino del Trentino che sta coordinando le ricerche.