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Crosetto sul caso dossier, il Pd attacca: “Grave scontro nel governo. Meloni riferisca in Parlamento”

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Le parole di Guido Crosetto a Repubblica arrivano in Parlamento. E spingono il Pd a chiedere a Giorgia Meloni di riferire in Parlamento, per capire se esiste un problema di sicurezza nazionale. È l’intera delegazione dem in Commissione Antimafia a mettere nero su bianco la richiesta: “Oggi il nuovo capitolo dello scontro istituzionale in corso ha superato il limite. Su Repubblica, il ministro Crosetto vorrebbe essere sentito dal Copasir in quanto avrebbe altro da dire in modo che ‘altri staranno zitti per un po’. Il giornale riporta anche un’altra affermazione incredibile del ministro che dice di avere ‘contestato in più di una occasione mancate informazioni alla Difesa che avrebbero potuto anche creare problemi alla sicurezza nazionale’. Un linguaggio che richiede un serio chiarimento e che solleva domande a cui, senza naturalmente interferire con le indagini in corso, occorre dare urgenti risposte politiche”.

Dossier, la paura di Crosetto: “Ero spiato dai Servizi”. Ma il governo lo esclude

Giuliano Foschini e Fabio Tonacci

07 Settembre 2024

A parlare sono i parlamentari del Pd in commissione Antimafia, Walter Verini, Peppe Provenzano, Debora Serracchiani, Andrea Orlando, Vincenza Rando, Anthony Barbagallo, Franco Mirabelli, Valeria Valente. I dem sottolineano lo scontro in atto nell’esecutivo, che ha coinvolto Crosetto e Palazzo Chigi, spingendo Alfredo Mantovano a ribadire la fiducia del governo nell’Aise. “Dalla destra al governo – scrivono ancora – dopo mesi di vaghe denunce di complotto, non c’è stato alcun esercizio di responsabilità. In un momento di drammatica crisi geopolitica – si legge ancora – è accettabile uno scontro tra le due figure di governo e i soggetti istituzionali che più di tutti dovrebbero garantire per la nostra sicurezza? Noi, in ogni sede, senza ovviamente interferire con le indagini della magistratura, chiediamo si faccia chiarezza su quanto fin qui emerso in Antimafia: e cioè l’estrema vulnerabilità delle nostre reti cibernetiche e delle banche dati riservate, la possibile esistenza di un mercato di informazioni riservate, del quale occorre scoperchiare ogni responsabilità di esecutori e possibili mandanti”.

Come riportato da Repubblica, Crosetto intende essere sentito al Copasir, in modo da dettagliare ancora meglio il senso della sua denuncia. Secondo i membri del Pd in Antimafia, però, meglio sarebbe portare la questione anche nelle Aule di Camera e Senato. “Per la gravità dei fatti e del contrasto politico emerso riteniamo indispensabile che il governo con la sua presidente del Consiglio Meloni riferisca al Parlamento su un tema delicato come quello della sicurezza nazionale”. Una richiesta che punta a far emergere la portata dello scontro nell’esecutivo.

 

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