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Da Milano a Bari, lettera degli assessori a Valditara: “Si finanzi fondo contro povertà educativa”

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Il mancato rinnovo del fondo contro la povertà educativa, assente dalla Legge di Bilancio, preoccupa gli assessori delle grandi città. Roma, Milano, Bologna, Napoli, Torino, Bergamo, Firenze, Perugia, Firenze, Bari: tutta la penisola unita da Nord a Sud chiede al Governo che sia rifinanziato.
Un appello raccolto in una lettera scritta dagli assessori al ministro Giuseppe Valditara, per evidenziare l’importanza del fondo e anzi la necessità di rendere strutturale quel modello.

Povertà educativa “Grave la scelta di cancellare dalla Finanziaria 2025 il Fondo per contrastarla

20 Gennaio 2025

L’allarme

Con questa lettera “intendiamo rappresentare una forte preoccupazione per la decisione del Governo di non rifinanziare il Fondo per il contrasto alla povertà educativa. Il Fondo è stato, fin dalla sua creazione, uno strumento prezioso per il contrasto alle disuguaglianze e alla povertà educativa, una realtà allarmante e spesso sottovalutata, che segna destini di deprivazione e fragilità. Ad oggi migliaia di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, da nord a sud, sono esclusi da opportunità fondamentali per la loro crescita e il loro apprendimento. I dati Istat mostrano una situazione assai critica per la quale il 70% dei giovani tra i 3 e i 19 anni non ha mai visitato una biblioteca, quasi il 40% non pratica sport e molti non hanno mai avuto accesso a esperienze culturali come il teatro, il cinema o i musei”.

L’aiuto del Fondo

“In questo quadro il Fondo – continuano gli assessori – per il contrasto alla povertà educativa ha consentito negli anni di realizzare centinaia di progetti, di raggiungere 500 mila persone e di permettere la creazione di percorsi di supporto e opportunità per i più vulnerabili. Interventi che hanno interessato tutta Italia, dal mezzogiorno al nord, consentendo un’attivazione delle migliori energie dei territori in connessione con gli enti locali e le scuole. Una sinergia che ha consentito di tessere reti solidali e sedimentare un apprendimento diffuso sul contrasto alla povertà educativa, un patrimonio prezioso per agire in profondità nella rigenerazione dei contesti territoriali. Non programmi calati dall’alto, ma un lavoro bottom up, che ha pazientemente accompagnato i territori nel cambiamento e dischiuso opportunità di emancipazione a bambini e ragazzi”.

La richiesta

I dieci assessori chiedono “perciò con forza un ripensamento urgente e il ripristino del Fondo. Non è infatti sostenibile la cancellazione di una misura che ha dato un contributo imprescindibile nel delicato compito di tenuta sociale e di contrasto alle diseguaglianze. Al contrario, proprio l’esperienza maturata in questi anni grazie al Fondo dovrebbe suggerire di trasformare in senso strutturale azioni come quelle sperimentate. Non servono le cattedrali nel deserto, azioni sensazionalistiche o interventi episodici. Occorre al contrario generalizzare, rendere strutturali e coltivare metodo e strategie nate intorno al Fondo per il contrasto alla povertà educativa. E serve rispondere con determinazione e urgenza alle fratture che attraversano i nostri e le nostre giovani, risposte fatte di opportunità culturali ed educative, percorsi di crescita ed emancipazione sociale”.

Le firme

All’appello hanno partecipato Claudia Pratelli, assessora alla Scuola, formazione e lavoro di Roma Capitale; Barbara Funari, assessora alle Politiche sociali e alla Salute di Roma Capitale; Anna Scavuzzo, vicesindaca e assessora all’Istruzione del Comune di Milano;Lamberto Bertolé, assessore al Welfare del Comune di Milano; Martina Riva, assessora allo Sport, turismo e politiche giovanili del Comune di Milano; Daniele Ara, assessore alla Scuola e adolescenti del Comune di Bologna;Matilde Madrid, assessora al Welfare e Salute del Comune di Bologna; Maura Striano, assessore all’Istruzione e alle Famiglie del Comune di Napoli; Luca Trapanese, assessore al Welfare e alle Politiche sociali del Comune di Napoli; Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione del Comune di Torino; Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare del Comune di Torino; Benedetta Albanese, assessora all’Educazione del Comune di Firenze; Nicola Paulesu, assessore al Welfare del Comune di Firenze; Vito Lacoppola, assessore alla Scuola del Comune di Bari; Elisabetta Vaccarella, assessora alle Politiche sociali del Comune di Bari; Marzia Marchesi, assessora all’Educazione e alle Politiche giovanili del Comune di Bergamo; Marcella Messina, assessora alle Politiche Sociali, salute e sport del Comune di Bergamo; Costanza Spera, assessora al Welfare del Comune di Perugia; Matteo Tosetto, assessore al Welfare del Comune di Vicenza.

 

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