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La definisce “una cambiale politica”. Non risparmia le critiche Alessandro Di Battista parlando del suo ex compagno di partito e amico Luigi Di Maio. Commentando la nomina dell’ex ministro degli Esteri grillino a inviato speciale Ue per il Golfo, Di Battista ha accusato: “Me la aspettavo, mi sarei stupito del contrario”. Per l’ex grillino, infatti, “una persona che contribuisce a buttare giù il governo Conte, che riceve Mario Draghi e lavora affinché vi fosse quel governo, che prende posizioni del tutto diverse da quelle della storia del Movimento 5 Stelle per ossequiare i padroni di Washington, difficilmente poi non ottiene una poltroncina in cambio. Evidentemente è stata una cambiale politica, peggio per lui”.
Parole dure quelle pronunciate da Di Battista a margine della presentazione del suo nuovo progetto ‘Schierarsi’, polemiche che si vanno ad aggiungere al fuoco di fila dei leghisti che hanno criticato la decisione dell’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell’Ue Josep Borrel. L’indicazione di Di Maio come possibile inviato speciale per il Golfo era maturata a novembre scorso. L’ex ministro degli Esteri italiano aveva superato la concorrenza di altri tre candidati: il greco Dimitris Avramopoulos (ex ministro ed ex commissario europeo), il cipriota Markos Kiprianou (ex ministro degli Esteri) e infine un ex ministro degli esteri slovacco.