Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

VIES Newsletter

Gratuito / Prova ora

Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

Diana, morta a 16 mesi lasciata sola dalla mamma. La rabbia dei vicini: “Lei non giocava mai con la bambina”

[ Leggi dalla fonte originale]

“Ho ancora la bomboniera in casa, un mucchio di confetti bianchi in un sacchettino legati con un bellissimo fiore di metallo. Non li avevo nemmeno mangiati tanto era bella e non volevo rovinarla. Ora piango quando la guardo”. Una delle vicine di casa di Alessia Pifferi, la 37enne fermata per l’omicidio della figlia di 16 mesi, è una signora molto anziana che vive da sempre in questo spicchio di Ponte Lambro dove le case hanno tutte un piccolo cortile o un giardino con i tavoli fuori e tutti sentono un po’ tutto anche senza volerlo. E si ricorda benissimo del giorno del battesimo della piccola Diana, l’anno scorso. “Alessia la conosco da quando è alta così – fa cenno con la mano puntandola verso il basso – è cresciuta qui con la sua famiglia, la vedevo sempre con la sua bambina. Me la portava qui ogni tanto. Non posso pensare che sia successa una cosa così tremenda”. 

Lascia la figlia di 16 mesi da sola per sei giorni in casa e la trova morta “per stenti”: 37enne fermata per omicidio pluriaggravato

di
Ilaria Carra

21 Luglio 2022

A Ponte Lambro, periferia est di Milano, la morte della piccola Diana, abbandonata da sola in casa dalla madre per sei giorni, lascia tutti senza parole. Sul cancello nero della casa di via Parea, dove madre e figlia vivevano al primo piano in un piccolo bilocale, la signora Gianna ha messo dei palloncini bianchi legati con un nastrino, e col pennarello ha scritto “Ciao Diana” su alcuni e ” Piccolo angelo” su altri. “Un piccolo gesto per ricordare la bambina” dice suo marito. 

Chi è Alessia Pifferi, la madre di Diana lasciata sola in casa per sei giorni a 16 mesi e morta di stenti

di
Luca De Vito

21 Luglio 2022

Alessia Pifferi, ora in carcere cella con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato, viene descritta da molti come una persona schiva, che non dava molta confidenza. Pochi hanno voglia di parlare. Non vuole la madre di Alessia, la nonna di Diana, tornata a Milano dalla Calabria con due borse della spesa. Si è infilata in casa, al primo piano, dove sul filo da stendere sul retro ad asciugare ci sono dei vestitini rosa, qualche asciugamano e un bavaglino. Nella stessa palazzina, spiegano i vicini, abita anche l’ex marito di Alessia, da cui era separata da tre anni, che si adopera con qualche “lavoretto” qua e là. “Prima era andato via di casa, poi è tornato nella casa di fianco a quella della ex moglie – racconta un vicino – non avevano chissà che rapporti, per quanto ne sappiamo noi, ma non ne sappiamo granché. È una tragedia quella che è successa, non si può morire così”. Al piano terra della stessa palazzina vive invece una famiglia molto numerosa, tanti figli, tantissimi nipoti. “Non giocava mai con lei, non la portava quasi mai a passeggio e la teneva sempre nel passeggino” dice una delle figlie più giovani. Ma avete sentito qualcosa in questi giorni? “No, non abbiamo sentito nulla, nessun pianto, nessun lamento negli ultimi giorni” dice il capo famiglia, che dice di non essere uscito quasi mai. 

A pochi metri da via Parea c’è una piazza, un ritrovo del quartiere con alcune panchine, una tabaccheria, qualche albero. La conoscevano tutti, qui, Alessia, è la sua zona, è cresciuta qui. “La vedevamo sempre, spesso con la bambina, sempre nel passeggino, non camminava ancora”, racconta una signora bionda, un accento teutonico che non è andato via. Qualcuno la ricorda come schiva, a parole, più spigliata nei modi, specie dopo la separazione dall’ex marito e una nuova vita. Poi la figlia, forse inattesa, di cui la donna sostiene di non sapere chi sia il padre e di cui dichiara di essersi accorta solo all’ultimo. Partorita in casa dell’attuale compagno a Leffe, in provincia di Bergamo, a marzo del 2021 e prematura di due mesi.

“Una bambina molto magra e che sembrava più piccola dell’età che aveva”, racconta chi l’ha vista in quartiere a Milano. “Ma che ubbidiva molto alla madre – aggiungono alcune signore – a volte persino sembrava intimorita. Bastava un suo sguardo, un dito alzato, e lei si zittiva subito. Non la sentivamo mai piangere, non era mai agitata, sempre molto tranquilla, a volte l’impressione era che fosse quasi intontita”. Non era la prima volta che lasciava la bambina sola a casa, era successo in almeno altre due occasioni, per giorni. “Non lo sapevamo, sicuramente saremmo intervenuti” dicono alcuni vicini. Che escludono di aver sentito piangere la piccola Diana, abbandonata a casa nel suo lettino da campeggio.

Il Portale Web dell’informazione libera

VIES TV

L’articolo che hai letto è stato di tuo interesse?

Scopri gli articoli correlati e lascia un commento!

Contattaci per info e collaborazioni.

Tags

Condividi questo post:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi restare aggiornato sulle ultime news e le nuove uscite della nostra Web TV?
Iscriviti alla nostra Newsletter, ti invieremo solo informazioni utili e di valore.

Iscriviti alla nostra Newsletter mensile

Ricevi notifiche e riepiloghi delle notizie del mese

Non ti invieremo mai nessuno spam,
solo contenuti utili e di valore.

Il portale web dell’informazione libera.