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Da giorni era bloccata in casa per una malattia di stagione, una faringite che le impediva di andare a scuola. Questa mattina, lunedì 18 novembre, Ludovica Muccio, è stata trovata morta dai genitori nel letto della sua camera in un’abitazione di Patù (comune del basso Salento): aveva 17 anni.
I familiari, non vedendola alzarsi, sono andati nella sua stanza per controllare. Immediata la telefonata al 118 ma all’arrivo dei soccorritori non c’era purtroppo più nulla da fare. La causa del decesso: un arresto cardiocircolatorio a seguito, forse, di un’emorragia. La salma è stata trasferita presso la camera mortuaria del Vito Fazzi dove, nelle prossime ore, verrà eseguita l’autopsia così come disposto dal pm di turno, Luigi Mastroniani.
L’esame dovrà anche fugare l’esistenza di patologie pregresse, magari mai diagnosticate, che potrebbero aver favorito un aggravamento così veloce delle condizioni di salute ed eventuali responsabilità da parte di altre persone. I carabinieri di Tricase, infatti, hanno sequestrato una confezione di antibiotico con cui la studentessa si stava curando per escludere che l’assunzione del farmaco possa aver causato l’emorragia.
Dolore in tutto il paese. La voce del sindaco Gabriele Abaterusso sintetizza lo strazio di una comunità intera: “Conoscevo personalmente la famiglia di Ludovica e la ragazza stessa – dice – faccio fatica a comprendere come si possa morire a 17 anni per una banale influenza”. Un velo di tristezza è calato anche nel Liceo Comi di Tricase dove la ragazza studiava.
I compagni la ricordano tutti come una ragazza gentile e generosa: “Aveva sempre un sorriso, per tutti, ci mancherai tantissimo” scrive sui social una compagna. I funerali sono attesi nei prossimi giorni. La tragedia della ragazza salentina ripropone l’importanza della prevenzione e dei controlli medici, anche in presenza di sintomi che possono sembrare banali: come febbre o malesseri persistenti, soprattutto nei giovani.