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L’ad di Trenitalia era nel mirino già da un po’. Insediato dal governo giallorosso in quota grillina e poi “adottato” dal viceministro leghista alle Infrastrutture Edoardo Rixi, lo scorso anno Luigi Corradi dovette faticare non poco per centrare la conferma al vertice della controllata di Ferrovie che gestisce il trasporto passeggeri.