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L’Egitto resta un Paese sicuro. Nonostante le nuove rivelazioni sul delitto Regeni. In commissione Affari costituzionali nella notte sono stati bocciati tutti gli emendamenti delle opposizioni che chiedevano di escludere il Cairo dalla lista dei “Paesi sicuri”, prevista dal decreto flussi.
Lo rende noto il parlamentare Pd Gianni Cuperlo per poi sottolineare: “E’ grave e oltraggioso che questa decisione sia stata presa proprio nel giorno in cui, nel processo per l’omicidio di Giulio Regeni, è stata acquisita la testimonianza di un detenuto dello stesso carcere”. “Lo stesso testimone – ha osservato Cuperlo – ha riferito che altri prigionieri rientravano dagli interrogatori con segni evidenti di violenze subite confermando le sistematiche violazioni dei diritti umani che si consumano nelle carceri egiziane”. Il parlamentare dem ha citato anche il rapporto di Freedom House che classifica l’Egitto “come un ‘Paese non libero’ a causa dei sistematici abusi delle forze di sicurezza, condizioni carcerarie disumane e un preoccupante aumento delle condanne a morte e delle esecuzioni sotto il regime di al-Sisi”. “Un quadro allarmante che rende la decisione di bocciare tutti gli emendamenti delle opposizioni non solo inaccettabile, ma moralmente insostenibile”, conclude Cuperlo.
Tra i Paesi considerati sicuri dal governo oltre all’Egitto anche il Bangladesh e il Marocco.
Magi: “Con ‘Paesi sicuri’ nascondono flop Albania”
“In commissione Affari Costituzionali si sta compiendo l’ennesimo scempio. Nella tarda serata di ieri è stato approvato l’emendamento del governo che ha fatto confluire nel decreto flussi il decreto paesi sicuri: una grave forzatura che non eviterà il dovere dei giudici di verificare, di fronte a casi specifici, la drammatica realtà di Paesi che sono sicuri solo nella testa di Meloni, Piantedosi e Salvini. Il silenzio surreale di maggioranza e governo durante i lavori dimostra la loro totale mancanza di argomenti e di coraggio nel tentare goffamente di nascondere il fallimento sempre più evidente, e sempre più costoso per i cittadini, della campagna d’Albania: con un colpo solo calpestano i diritti umani, calpestano le leggi europee e calpestano il Parlamento italiano”. Lo dichiara il segretario di +Europa Riccardo Magi.
Pd: “Crociata ideologica contro migranti, ong e magistratura”
“Il Partito democratico ha cercato di contrastare fino a tarda serata in Commissione Affari Costituzionali l’emendamento del governo che inserisce l’originario decreto Paesi sicuri incardinato inizialmente al Senato, nel decreto flussi in fase di conversione alla Camera. Ancora una volta, la maggioranza, piegandosi alla Lega, chiude ogni spazio di confronto, perseguendo una crociata ideologica contro migranti, Ong e magistratura”. Lo affermano i deputati dem in prima Commissione, che hanno criticato l’emendamento sia nel metodo che nel merito.