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DOOM: The Dark Ages risolve uno dei problemi principali di DOOM Eternal

[ Leggi dalla fonte originale]

La rinascita di DOOM nel 2016 è un evento che in tanti si ricorderanno. Dare nuova linfa vitale a una serie che ha contribuito alla storia dei videogiochi non era compito banale, e ciò nonostante id Software ce l’aveva fatta alla grande.

4 anni dopo arrivò il sequel, DOOM Eternal, anche questo accolto da critica e pubblico pagante con amore e adrenalina. E tra pochissimo saremo pronti a toccare con mano il prequel intitolato DOOM: The Dark Ages.

Il protagonista è lo stesso, il mitico DOOM Slayer, solo che in questo gioco esploreremo i motivi che lo hanno portato ad alterarsi (per usare un eufemismo), tanto da dover essere seppellito all’inferno in un sarcofago magico recuperato, nel primo DOOM, da Samuel Hayden.

Sì, ok: stiamo scavando troppo nella “lore” del gioco. Questo sarà un prequel, e in quanto tale potrà essere giocato senza conoscere profondamente i giochi del 2016 e del 2020.

Certo è che chi li ha giocati potrebbe goderseli anche di più, soprattutto chi non ha apprezzato una deriva vista in DOOM Eternal che The Dark Ages sembrerebbe aver superato.

Super Mario con demoni e motoseghe

Non fraintendetemi: ho amato alla follia DOOM Eternal nel 2020. Adrenalinico, mai noioso, e dotato di tante novità rispetto al capitolo precedente, altra cosa affatto banale visto che in sparatutto del genere non è così semplice inventarsi qualcosa di nuovo.

Però, come vi dissi nella recensione dell’epoca, il level design era davvero bastardo. E non era solo quello: c’erano proprio dei frangenti di gioco con sequenze di salti in stile platform e puzzle ambientali da risolvere. Le stesse zone di combattimento con i demoni erano un tripudio di piattaforme di salto, portali, raccolta di munizioni, scatti, doppi salti e simili.

Bello eh, ma in tanti hanno apprezzato di più la velocità “a terra” del DOOM del 2016.

Era Bethesda stessa a definirlo “combat puzzle”, un termine che a ripensarci mi fa storcere abbastanza il naso. Uno si aspetta di stare lì a massacrare demoni con nuove e devastanti armi e invece si ritrova a saltellare in stile Super Mario (all’inferno). Giusto perché non pensiate che sia solo una mia idea, ecco qualche spezzone di recensioni di utenti da Steam:

“Ho preso uno sparatutto e mi ritrovo a fare micromanagement manco fossi a total war e… SALTI”
“In Eternal platforming is the main way the player progresses through the level, the main issue being that it completely dilutes the experience, to the point where one feels like this is no longer Doom, but Metroid Prime.”

“Mario with guns. Not doom.”

“… le fasi platform che si sono carine ma alla fine non é quello che io cerco in un gioco che si chiama Doom”
“Ma se volevo giocare a un platform, rispolveravo dalla soffitta il mio vecchio N64, e facevo partire Super Mario 64.”

Per fortuna (mia.

.. e vostra?) DOOM: The Dark Ages non sarà così.

Un ritorno alle origini?

Nel video andato online verso la fine di gennaio, sono stati gli stessi sviluppatori a parlare di un cambio di marcia. DOOM (2016) era un “run and gun” (corri e spara), DOOM Eternal era un “jump and shoot” (salta e spara), DOOM: The Dark Age sarà uno “stand and fight”: saremo insomma dei veri e propri carri armati, potenti e agguerritissimi anche da fermi. Più che andare noi dai demoni saremo quelli che gli grideranno “vieni qui a dirlo se hai il coraggio!”.

Ci sarà proprio un’enfasi sulla potenza fisica del protagonista, più che sul lato acrobatico. Il movimento sarà comunque essenziale, ma più per evitare i colpi nemici (quasi in stile bullet hell) che per spostarsi fra piattaforme e portali. E stavolta non mancherà il corpo a corpo.

Uno dei primi strumenti con cui si entra in contatto è lo Scudo Motosega.

Già il nome promette bene, ma l’utilizzo è pure meglio. Immaginatelo come una sorta di scudo di Captain America, pensato però per fare ancora più male. Potete bloccare i colpi a distanza in arrivo, lanciarlo per tranciare i nemici senza muovervi da dove vi trovate, parare al momento giusto per contrattaccare, rimbalzare gli attacchi. È uno strumento contestuale, e il bello è che lo si usa sempre con un solo bottone. Fa tutto quello che abbiamo detto premendo il pulsante al momento giusto. 

E che fai, non gli abbini una bella arma corpo a corpo cafona allo scudo motosega? Si comincia con un bel mazzafrusto, per proseguire con i guanti elettrificati e una mazza chiodata. 3 opzioni per il corpo a corpo quindi, e considerate che lo scudo motosega lo si usa anche con le bocche da fuoco. E per tutte le combinazioni ci saranno combo e miglioramenti in stile RPG.

Ovviamente non mancheranno fucili e simili ancora più cafoni che in passato. Ma la cosa importante, soprattutto per chi ha sopportato poco il lato platform di Eternal, è che nei filmati mostrati da Bethesda non si vede il nostro DOOM Slayer saltellare in qua e in là. Sembra davvero una evoluzione del gameplay del DOOM del 2016, con un’alternanza fra la corsa sparando e il corpo a corpo.

E stavolta a spezzare l’azione ci saranno un Mecha Drago per svolazzare e affrontare mini boss ad-hoc, e un enorme Mecha Atlan che distrugge edifici e demoni colossali. Altro che saltelli e portali!

Sì ma quando esce?

15 maggio 2025 su PC Windows, PS5 e Xbox Series X|S. Sì, ovviamente sarà incluso nel Game Pass.

Che versioni posso prenotare?

Al momento l’edizione fisica non sembra essere prenotabile da Amazon, ma in digitale potete prenotare 2 edizioni:

Edizione STANDARD – Include gioco base e skin DOOM Slayer Vuoto (solo pre-ordine) – è l’edizione inclusa nel game pass
PREMIUM EDITION – Oltre al gioco base e alla skin DOOM Slayer Vuoto include:
2 giorni di accesso anticipato
DLC campagna
Artbook digitale e colonna sonora
Pacchetto di Skin Divinità

Collector’s Edition – include tutti i contenuti della Premium Edition, e in più una statua in PVC del DOOM Slayer di 30 centimetri, una riproduzione della Chiave Rossa e lo steelbook per il disco, oltre al gioco in formato fisico. Anche la versione PC arriva con lo Steelbook… con dentro un codice Steam.
Ulteriori dettagli e link per prenotarlo qui.

Requisiti PC

Se volete giocarlo sulla piattaforma che ha decretato il successo iniziale di DOOM, vi dovrete attrezzare con una macchina bella potente.

REQUISITI MINIMI

Sistema operativo: Windows 10 64-Bit / Windows 11 64-Bit
Processore: AMD Zen 2 o Intel 10th Generation CPU @3.2Ghz 8 core / 16 thread o migliore (esempi: AMD Ryzen 7 3700X o migliori, o Intel Core i7 10700K o migliori)
Memoria: 16 GB di RAM
Scheda video: NVIDIA o AMD Raytracing-capable GPU con almeno 8GB VRAM o migliori (esempi: NVIDIA RTX 2060 SUPER o migliore, AMD RX 6600 o migliore)
Memoria: 100 GB di spazio disponibile
Note aggiuntive: 1080p / 60 FPS / impostazioni Low Quality, NVME SSD richiesto

REQUISITI CONSIGLIATI

Sistema operativo: Windows 10 64-Bit / Windows 11 64-Bit
Processore: AMD Zen 3 o Intel 12th Generation @3.2Ghz 8 core / 16 thread o migliori (esempi: AMD Ryzen 7 5700X o migliori, Intel Core i7 12700K o migliori)
Memoria: 32 GB di RAM
Scheda video: NVIDIA o AMD Raytracing-capable GPU con almeno 10GB VRAM o migliori (esempi: NVIDIA RTX 3080 o migliori, AMD RX 6800 o migliori)
Memoria: 100 GB di spazio disponibile
Note aggiuntive: 1440p / 60 FPS / impostazioni High Quality, NVME SSD richiesto

 

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