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ROMA – L’ultimo invito al voto di peso per Unione popolare è quello di Jeremy Corbyn, l’ex leader del Partito laburista inglese. Arriva dopo quello di Pablo Iglesias, fondatore di Podemos e vicepresidente del governo spagnolo fino a due anni fa e a seguito della visita romana del francese Jean Luc Mélenchon.
La sinistra radicale europea sembra insomma tendere più verso Up; l’altra opzione possibile sarebbe l’Alleanza verdi sinistra, che ha tra i promotori Sinistra italiana, un partito che si rifà alla stessa collocazione europea, ma l’aver scelto l’alleanza con il Pd non pare aver convinto.
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Scrive Corbyn in un messaggio inviato alla formazione guidata da Luigi De Magistris: “Unione Popolare offre speranza al popolo italiano. Sta costruendo un’alternativa incentrata su pace e giustizia sociale. Auguro a Unione Popolare un buon risultato”. Tra le ultime adesioni arrivate, c’è anche quella del fisico di fama internazionale Carlo Rovelli.
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Certo, per superare il 3 per cento e quindi eleggere dei parlamentari servirebbe un miracolo per questa lista promossa da Rifondazione comunista e Potere al popolo. “Abbiamo già vinto il premio della critica, che magari in politica non conta nulla ma per noi che facciamo per passione conta”, dice l’ex sindaco di Napoli. Il principale avversario di Up pare essere il M5S, che nelle stesse aree del paese (dalla Campania alla Calabria) sta cercando di catturare un voto attento alle questioni sociali. Non per caso Up aveva proposto a Giuseppe Conte di fare fronte comune, ma la proposta è caduta nel vuoto.
