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“Voglio ribadire la più ferma condanna del governo e mia personale per le stragi di civili documentate in questi giorni in Ucraina. Putin ne risponderà”. Così il premier Mario Draghi ha iniziato il suo discorso a Torino in occasione della sigla del Patto con la città insieme al sindaco Stefano Lo Russo. Parlando dell’eccidio di Bucha e dei massacri e delle violenze contro i civili ad opera dell’esercito di Mosca in Ucraina, il presidente del Consiglio ha sottilineato: “Le atrocità commesse a Bucha, Irpin e in altre località liberate dall’esercito ucraino scuotono nel profondo i nostri animi di europei e di convinti democratici”. Per questo, ha precisato Draghi, “indagini indipendenti devono fare piena luce su quanto accaduto. I crimini di guerra devono essere puniti”. Dunque, “il presidente Putin, le autorità e l’esercito russo dovranno rispondere delle loro azioni”.
Parlando poi dell’espulsione di trenta diplomatici russi dall’Italia, Draghi ha spiegato che si è trattato di una “decisione presa in accordo con altri partner europei e atlantici. Al presidente Putin dico ancora una volta di porre fine alle ostilità, interrompere le stragi di civili, di dare questo cessate il fuoco”.
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Il presidente del Consiglio ha poi fatto sapere che “l’Italia e l’Unione europea sostengono il popolo ucraino, in lotta per la pace e per la libertà. La Commissione europea ha appena annunciato un nuovo pacchetto dì sanzioni nei confronti di Mosca”. Sanzioni su cui “l’Italia è pienamente allineata al resto dell’Ue e appoggia con convinzione le misure restrittive presentate dalla presidente von der Leyen”.