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Un incendio di vaste proporzioni ha distrutto un’azienda nella zona industriale di Pineto (Teramo), in località Scerne: si tratta della Kemipol, ditta che produce solventi e diluenti. Nel rogo non si registrano feriti, ma il fabbricato è devastato: le fiamme hanno interessato tutta l’area aziendale, capannoni e uffici. Una enorme nube di fumo nero è visibile anche a decine di chilometri di distanza.
In fiamme, in tarda serata, anche una ditta che produce materie plastiche nella zona industriale di Chieti scalo. Il sindaco, Diego Ferrara invita la popolazione a tenere le finestre ben chiuse. E annuncia che martedì rimarranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado della città, comeanche la sede di Chieti dell’università D’Annunzio.
La polizia locale di Pineto, la zona interessata dal primo incendio, in provincia di Teramo, invita i cittadini a non aprire le finestre e a rimanere in casa: “Non bisognerà uscire fino a quando l’incendio non verrà spento”, è la raccomandazione anche nella vicina Roseto degli Abruzzi (Teramo), dove anche qui il Comune invita la popolazione a tenere le finestre chiuse.
Sul posto i Vigili del Fuoco, con numerosi uomini e mezzi.
Alcuni testimoni riferiscono di un’esplosione. Per consentire le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza le strade della zona sono state chiuse. Una squadra dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) ha eseguito prelievi di campioni di aria per le analisi di laboratorio.
“È in corso un vasto incendio presso la zona industriale di Scerne di Pineto – si leggeva nel pomeriggio sui social del Comune – Il sindaco Alberto Dell’Orletta è in contatto con la Prefettura e gli enti competenti per monitorare la situazione e adottare eventualmente le misure necessarie”.
Anche il sindaco di Atri (Teramo) invita “i cittadini residenti a ridosso della Vallata del Vomano a non uscire dalle proprie abitazioni”.