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Era il profumo dei boomer da piccoli, la bianca nuvola di talco che circondava mamma come un’aureola: Felce Azzurra Paglieri, “basta la parola”, come il confetto Falqui o la Brillantina Linetti. Ma dietro quell’aroma c’era un naso, e dietro quel naso un uomo, Mario Paglieri il profumiere.