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Effetto maltempo sulle Dolomiti: fino a mezzo metro di neve, crollo delle temperature e termosifoni già accesi

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La neve ha fatto la sua comparsa sulle Dolomiti Bellunesi, in alcuni punti fino a 30 centimetri, imbiancando le Prealpi Vicentine e portando le temperature a otto gradi in alcune aree della pianura. Nella tarda serata di giovedì è stato chiuso il Passo Giau, nel Comune bellunese di Val Di Zoldo, a 2236 metri di altitudine. È stata interdetta al traffico la strada provinciale 638 e termosifoni accesi ma “solo per 7 ore al giorno”.

Le nevicate

Anche sull’Altopiano di Asiago e sul resto della montagna vicentina è arrivata la prima neve della stagione. Nella notte fra giovedì e venerdì nel comprensorio dei Sette Comuni è nevicato sopra i 1500-1600 metri, con le cime che risultavano tutte imbiancate all’alba di ieri. Sul Monte Verena, dove si trova una delle principali stazioni sciistiche dell’Altopiano, ci sono già tra i 7 e i 10 centimetri, mentre ne sono caduti oltre 15 a Cima XII e sul Monte Ortigara. Nelle prime ore del mattino la colonnina sull’Altopiano è scesa vicino agli zero gradi. La neve è caduta anche in altre località del Vicentino, dove sono imbiancate le cime del Monte Grappa, del Pasubio e delle Piccole Dolomiti, sopra il comprensorio di Recoaro Terme.

Termosifoni accesi a tempo

Le temperature sono crollate ovunque, portando le prime accensioni dei termosifoni nel Bellunese, unica provincia veneta che si trova in zona F assieme a Trento e Cuneo. Questa fascia climatica non prevede limitazioni orarie né di calendario, mentre le altre sei province venete sono in zona E, nella quale serve una deroga per l’accensione per un massimo di sette ore giornaliere fino al 15 ottobre. Il Comune di Trento ha voluto chiarire ai cittadini le corrette modalità di utilizzo del sistema di riscaldamento. “Si ricorda che in attesa della consueta ordinanza di ottobre che permette di accendere il riscaldamento per 14 ore al giorno, è sempre possibile accendere gli impianti di riscaldamento per 7 ore al giorno”. Nella zona climatica «F», invece, il funzionamento degli impianti termici non è soggetto ad alcuna limitazione. Il sindaco Franco Ianeselli, sui suoi profili social, invita per quanto possibile a non alzare troppo i termostati: “Così risparmiamo sulla bolletta e limitiamo il nostro impatto ambientale”.

 

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