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Elezioni in Liguria, le reazioni ai risultati. Grillo: “Si muore più traditi dalle pecore che sbranati dal lupo”. Meloni: “Buongiorno Italia”

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“Si muore più traditi dalle pecore, che sbranati dal lupo”. All’indomani del voto in Liguria Beppe Grillo pubblica questo post nelle ‘storie’ temporanee di Whatsapp. Una citazione attribuita a un “autore sconosciuto” e accompagnata dalla foto di un lupo.

Impossibile non cogliere un riferimento del garante alla guerra nei 5 stelle con Giuseppe Conte: il presidente del Movimento ha annunciato nelle anticipazioni del libro di Bruno Vespa che non rinnoverà il contratto di consulenza di Grillo da 300mila euro; il co-fondatore del M5S ha replicato rivendicando “il diritto a estinguere il Movimento”. Poi il crollo dei 5s al voto in Liguria, disertato da Grillo stesso. Risultato che ha avuto un impatto negativo e decisivo nella sconfitta del candidato del campo largo, Andrea Orlando.

Meloni: “Buongiorno Italia”

Di tutt’altro tenore il risveglio della leader del centrodestra. “Buongiorno Italia. Il segnale di fiducia ricevuto dai cittadini in Liguria ci dà ancora più forza per proseguire in questa direzione, sempre al servizio degli italiani”. Lo afferma sui social la premier Giorgia Meloni, pubblicando una foto in cui posa facendo il segno di vittoria con le dita.

“Avanti insieme, con entusiasmo e determinazione – aggiunge -, per costruire un futuro di concretezza e risultati per la nostra Nazione”.

Il dem Bettini: “Ripartire dal progetto di Orlando”

I dem provano a superare la delusione per l’occasione sprecata. “Andrea Orlando ha svolto una campagna elettorale straordinaria. Va ringraziato da tutta la nostra comunità. Si conferma un leader nazionale coraggioso, combattivo e intelligente. Dopo la sconfitta in Liguria, si può ripartire solo dal progetto che ha messo in campo e dai tanti consensi in più che ha conquistato rispetto al passato. Elly Schlein l’ha supportato nel modo migliore. E, anche per questo, il Pd vola quasi fino al 30% dei voti espressi. Tanti cittadini democratici e militanti hanno ritrovato unità ed entusiasmo”. Lo scrive su Facebook Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd.

Il sindaco di Milano Sala: “C’è una questione Nord”

“Ha vinto davvero per un soffio il candidato del centrodestra, Marco Bucci. La mia analisi non vuole togliergli nulla dei suoi meriti, ci mancherebbe. Andrea Orlando è risultato competitivo e non gli si può attribuire alcuna responsabilità. Ma c’è una questione Nord. È un dato oggettivo e bisogna avere il coraggio di sottolinearlo, al di là delle critiche che si possono sollevare, anche all’interno dell’area di centrosinistra, che è poi la mia parte politica di appartenenza”. Lo scrive sui social il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Costa (FI), per via giudiziaria non si vincono elezioni

“La Liguria offre una lezione limpida: per via giudiziaria si può togliere di mezzo l’avversario, ma non si vincono le elezioni. Se tutti smettessero di cercare scorciatoie politiche attraverso le Procure sarebbe ‘di fatto’ una mezza riforma della giustizia a legislatura invariata”. Lo scrive in una nota Enrico Costa, neodeputato di Forza Italia.

Zaia: “Avanti insieme per autonomia”

“Le mie felicitazioni a Marco Bucci”, scrive sui social il governatore del Veneto Luca Zaia, “sono certo che non mancheranno occasioni di incontro e collaborazione tra le nostre Regioni: Liguria e Veneto sono già compagne di strada nel cammino verso l’applicazione dell’autonomia, che sottolinea il ruolo da protagonisti dei nostri territori nel dare risposte per i cittadini e per il futuro del Paese”.

Alfieri (Pd): “Scelta tra Conte e Renzi errore politico”

Il Pd” ha incassato “un notevole 28%, il doppio di FdI. Ancor di più per questo la nostra sconfitta in Liguria brucia”. Così in un post Fb Alessandro Alfieri, membro della segreteria nazionale ed esponente di punta dell’area riformista Pd. “Sono prevalsi i veti. E ai veti è seguito un errore politico: pensare che si dovesse scegliere tra il 6% di Conte e il 2% di Renzi” dei “sondaggi”. Il “no al leader di Iv sarebbe stato inevitabilmente percepito – e quindi strumentalizzato – come un no alla parte centrista della coalizione”. “Dobbiamo concentrarci sulle sfide in Emilia Romagna e Umbria, ma subito dopo serve una discussione seria”.

 

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