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BOLOGNA – Individuati cinque cadaveri tra coloro – sette in tutto – che erano a bordo dell’elicottero scomparso giovedì mattina sull’Appennino tosco-emiliano e i cui resti sono stati avvistati oggi sul monte Cusna, cima reggiana. È quanto si apprende dai primi soccorritori sul posto.
L’elicottero si sarebbe schiantato sul greto di un torrente, il Lama, al passo degli Scaloni, 1.922 metri d’altitudine, a due chilometro dal rifugio Segheria. La zona è particolarmente impervia. Sul luogo dell’impatto ci sono tutte le forze che hanno partecipato alle operazioni: l’Aeronautica militare, il Soccorso alpino, la Guardia di finanza, i carabinieri di Castelnuovo Monti. L’area è stata posta sotto sequestro.
A bordo dell’elicottero, partito dall’aeroporto di Tassignano e diretto in Veneto, vi erano sette persone: il pilota padovano di 33 anni Corrado Levorin e i passeggeri, impreditori turchi e libanesi: Kenar Serhat, Cez Arif, Ilker Ucak, Erbilaltug Bulent, Chadi Kreidy e Tarek El Tayak.
Elicottero scomparso in Appennino: chi è il pilota Corrado Levorin
di
Giuseppe Baldessarro
Il velivolo era partito il 9 giugno alle 9.30 del mattino dall’aeroporto di Capannori Tassignano, in provincia di Lucca, ed era diretto nel trevigiano. L’ultima traccia, da cellulare, era stata rilevata intorno alle 11 e 50 nei pressi di Pievepelago sull’Appenino tosco-emiliano.
Le operazioni di ricerca sono state seguite in Italia dall’ambasciata turca a Roma e dal consolato, in contatto con le autorità italiane. Il prefetto di Modena Alessandra Camporota ha personalmente coordinato le attività di ricerca ricevendo una delegazione diplomatica della Turchia, guidata dall’ambasciatore Omer Gucuk, e l’ambasciatrice libanese Mira Daher, giunti da Roma per assistere alle attività di ricerca dei propri connazionali.
Elicottero con 7 persone a bordo disperso in Appennino, le ricerche riprese dall’alto
La Procura della Repubblica di Lucca ha avviato una inchiesta. L’ipotesi di reato avanzata dagli inquirenti sarebbe quella di disastro colposo. Al momento non vi sarebbero iscritti sul registro degli indagati.