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Il virus corre più veloce sui social che tra i turisti e le strutture ospedaliere. Febbre, tosse, occhi rossi, spossatezza e mal di gola. Ma i tamponi al Covid risultano negativi. Molti ragazzi, di ritorno da Gallipoli, hanno raccontato su Tik Tok come la propria vacanza in Salento sia finita nel peggiore dei modi: a letto, con il termometro che raggiunge anche i 38 gradi. “Ma è una bufala” si affrettano a spiegare dalla ‘città bella’ in un periodo in cui Gallipoli si popola di migliaia e migliaia di giovanissimi.
“Abbiamo eseguito tutti gli accertamenti sulla qualità delle nostre acque di concerto con gli organi competenti – commenta l’assessora all’Ambiente Rossana Nicoletti – e possiamo serenamente parlare di una notizia non vera. Anzi le dirò di più. Abbiamo già interpellato il nostro ufficio legale per procedere con una denuncia nei confronti di chi, in modo così frettoloso, ha voluto gettare ombre sulla nostra città e sul nostro splendido mare con un danno d’immagine per la nostra città”.
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Anche dall’ospedale “Sacro Cuore Gesù” arrivano smentite. Dal reparto di emergenza confermano l’arrivo di tanti ragazzi con sintomi febbrili ma si tende ad escludere la diffusione del Covid o di virus sfuggiti alle autorità sanitarie nonostante da domenica 7 agosto le testimonianze dei vacanzieri, di rientro da Gallipoli, si siano moltiplicate su Tik Tok. Sui social tanti turisti hanno voluto lasciare un messaggio per condividere la propria esperienza e sentirsi così meno soli in questa “quarantena” forzata.
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di
Francesco Oliva
“Quando vai a Gallipoli e ti prendi un virus che non è Covid” racconta una ragazzina in un video. C’è chi ha parlato di “batterio nell’acqua” come testimonia una delle vittime di questi sintomi: “Credevo fosse per l’aria condizionata, ma a questo punto credo sia qualche batterio dell’acqua”. E in tanti si sono affrettati ad addebitare la colpa di questo malessere diffuso all’acqua di mare dal momento che tutti hanno fatto il bagno “dopo una settimana trascorsa a Gallipoli” dice un altro utente.
“Ho fatto il tampone e sono risultato negativo” spiega sui social una turista. C’è chi ha persino ipotizzato una correlazione tra i sintomi raccontati su Tik Tok e il batterio Escherichia Coli, la cui presenza era stata individuata nelle acque della riviera romagnola e che sarebbe stato trascinato dalle correnti in Salento. Le testimonianze social, però, non hanno trovato conferme ufficiali. Gli accertamenti, disposti nell’immediatezza dal Comune, hanno scongiurato il pericolo del proliferare di un batterio nelle acque di Gallipoli. E, ora, si procederà con le vie legali per il danno d’immagine arrecato ad una delle località più frequentate d’Italia in tutto il periodo estivo.
In queste settimane la cittadina salentina deve fare i conti con tutta una serie di problematiche che, con l’arrivo di migliaia di turisti, rischiano di trasformarsi in un potenziale danno d”immagine. Nei giorni scorsi, sono state segnalate un paio di risse nelle zone maggiormente battute dalla movida tra gruppi di turisti che pensano bene di regolare rivalità calcistiche in una località di villeggiatura. A luglio, invece, due turiste hanno raccontato di essere state vittime di stupri mentre il fenomeno delle case pollaio viene costantemente monitorato. In dieci o anche più affollano alloggi di pochi metri quadrati a prezzi stracciati con un danno enorme in termini di vivibilità e di rispetto delle condizioni igienico-sanitarie.
