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Un commento all’ultimo post su Instagram della donna – “Insieme siamo la fine del mondo” con una foto della coppia – avrebbe scatenato la violenza culminata nel femminicidio. Il movente dietro l’aggressione e poi la morte di Donatella Miccoli, uccisa a coltellate dal marito Matteo Verdesca, poi suicida, nella notte tra sabato e domenica a Novoli, potrebbe essere trovato proprio sui social. Nelle ultime ore è spuntato fra gli elementi utili agli investigatori un commento sotto a una delle tante immagini apparentemente felici che la donna era solita pubblicare.
L’uomo, dipendente in un’azienda di trasporti, ha deciso così di ammazzare la donna con cui aveva avuto due figli nati dopo il matrimonio e togliersi la vita dopo aver rivelato alla madre “di aver fatto un gran casino”. Nel post erano state pubblicate le foto della serata passata insieme per le vie del paese salentino dove si festeggiava la ricorrenza di San Luigi. Volti distesi e sorridenti. Nulla che potesse far presagire quanto sarebbe accaduto nelle ore immediatamente successive in quell’appartamento in un residence alla periferia di Novoli. Nel frattempo i profili social della coppia sono stati già rimossi.
La donna, commessa in un negozio all’interno del centro commerciale “La Mongolfiera”, è stata ferita con quattro coltellate, di cui una mortale inferta alla gola nella camera da letto mentre i figli dormivano in un’altra stanza dopo una colluttazione e un litigio. Poi l’omicida è fuggito. Si è messo alla guida di una Renault Twingo e ha raggiunto Veglie, paese d’origine in cui vivono i genitori, ma nella villetta di famiglia non ha trovato nessuno. A quel punto ha chiamato la madre dicendole di aver fatto un casino e di andare a mettere in salvo i bambini perché lui si sarebbe ammazzato. Il suo corpo, infatti, è stato ritrovato carbonizzato all’interno della sua auto nelle campagne tra Veglie e Novoli nella mattinata di domenica.
L’uomo aveva cosparso di benzina la Twingo e reclinato il sedile. Sui due corpi, così come disposto dalla pm Giorgia Villa, verrà eseguita l’autopsia per ricostruire in maniera minuziosa gli ultimi dettagli del femminicidio, anche perché il medico legale Roberto Vaglio ha già eseguito un primo esame esterno. Subito dopo le salme saranno restituite alle famiglie per consentire lo svolgimento dei funerali. Il giorno di quelli di Donatella Miccoli è stato proclamato il lutto cittadino.