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Dalla sostituzione del reddito di cittadinanza al ritorno dei vecchi cavalli di battaglia, come l’aumento delle pensioni minime e l’istituzione del “poliziotto di quartiere”. Il programma di Forza Italia di Silvio Berlusconi si presenta come un elenco di proposte suddivise in quindici capitoli. Ecco cosa prevede.
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Europa e politica estera
Si tratta del primo punto del programma elettorale forzista. La piena adesione all’Unione europea e alla Nato vengono considerate fondamentali, così come il rispetto degli impegni presi con gli alleati occidentali riguardo il sostegno all’Ucraina. Viene citato anche il “sostegno ad ogni iniziativa diplomatica che possa portare alla soluzione del conflitto”. Per quanto riguarda l’Ue si parla di “piena adesione al processo di integrazione”, ma allo stesso tempo viene ribadita la necessità di tutelare gli interessi italiani presso i tavoli europei. Più nello specifico, viene citata la revisione del Patto di stabilità e della governance europea.
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Energia e ambiente
Sul fronte energetico Forza Italia, in linea con gli alleati del centrodestra, propone il pieno utilizzo delle risorse disponibili, tra cui la riattivazione dei giacimenti di gas italiani, e la creazione “senza veti e preconcetti” di impianti nucleari. Per contrastare il caro bollette, gli azzurri si impegnano a sostenere la proposta di un price cap europeo. Nel programma c’è un generico richiamo al sostegno della “transizione ecologica sostenibile”, ma allo stesso tempo si chiede di “aggiornare” – senza specificare come – gli impegni internazionali assunti dall’Italia per contrastare il cambiamento climatico. Viene proposto, infine, un piano contro il dissesto idrogeologico e un programma per la piantumazione di alberi. Berlusconi ha dichiarato di volerne piantare un milione.
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Lavoro e welfare
Sul fronte lavoro il programma prevede un taglio del cuneo fiscale, sia come misura strutturale che come incentivo per assunzioni di giovani e donne. Vengono citati anche maggiori tutele per quanto riguardo il lavoro autonomo e le piccole imprese. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, Forza Italia chiede che venga sostituito con “misure più efficaci”. Va detto, però, che negli ultimi giorni su questo punto Berlusconi sembra aver fatto una parziale marcia indietro, dichiarando di non avere alcuna intenzione di eliminare il sussidio voluto dai 5 stelle. Sul fronte previdenziale gli azzurri propongono “flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e accesso alla pensione”, con un relativo aumento di quest’ultima (Berlusconi ha dichiarato di voler portare le pensioni minime a mille euro).
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Fisco
La proposta principale riguarda l’introduzione della flat tax al 23 per cento. Va detto però cha all’interno del programma questa misura non viene esplicitamente menzionata. O meglio: si parla di estendere la tassa piatta (senza specificare l’aliquota) alle partite iva con un fatturato di 100 mila euro. Al primo punto del capitolo sul fisco viene citata una generica riduzione delle pressione fiscale e il “saldo e stralcio” della cartelle. Infine viene ribadito il no ad ogni forma di tassa patrimoniale.
Riforme
Il primo punto riguarda l’elezione diretta del presidente del consiglio, una riforma in cima all’agenda di tutti i partiti del centrodestra. Viene ribadita anche la piena attuazione del percorso dell’autonomia differenziata avviato con le regioni Veneto e Lombardia. Per quanto riguarda il fronte giustizia, vengono proposte una serie di riforme in chiave garantista e in linea con la tornata referendaria del giugno scorso. In particolare Forza Italia propone la separazione delle carriere dei magistrati, la riforma del processi (ragionevole durata e stop a processi mediatici) e la riforma del diritto penale (razionalizzazione delle pene e garanzia della loro effettività).
Sicurezza
Su questo punto buona parte del programma forzista è concentrato sulla lotta all’immigrazione illegale. Si chiede, nello specifico, di riattivare i decreti sicurezza (voluti da Salvini durante il governo Conte I), il controllo delle frontiere e il blocco degli sbarchi. In più viene chiesta l’istituzione di hotspot extra-europei per valutare preventivamente le richieste d’asilo. Per quanto riguarda le altre proposte, si parla genericamente di lotta allo spaccio, di contrasto alla criminalità e di sostegno alle forze dell’ordine. Viene citato anche un vecchio cavallo di battaglia: il poliziotto di quartiere.
