Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

VIES Newsletter

Gratuito / Prova ora

Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Napoli n. 3830/21

Final Fantasy VII Rebirth provato su PC e Steam Deck. Ora lo vogliamo su Nintendo Switch 2

[ Leggi dalla fonte originale]

Final Fantasy VII Rebirth è un grande gioco, nessuno può metterlo in dubbio. È il secondo capitolo dell’imponente lavoro di rifacimento che Square Enix sta conducendo su Final Fantasy VII del 1997, e adesso si sta preparando al debutto su PC.

Nella nostra recensione della versione PS5 lo abbiamo definito il miglior Final Fantasy da 20 anni a questa parte. Una definizione forte, che a quasi 12 mesi di distanza mi permetto di sottolineare con ancora più forza.

Il progetto è a dir poco enorme, così immenso che, per certi versi, non ha senso

Sono passati già 5 anni dall’uscita del primo segmento di questo gigantesco restauro, cioè Final Fantasy VII Remake, e ancora non abbiamo visto la fine. E non sappiamo nemmeno quando la vedremo.

La cosa assurda è che il progetto ha costi enormi, visto che sommariamente per produrre un solo capitolo sono necessari tra i 150 e i 200 milioni di dollari.

E la cosa ancora più assurda sapete qual è? A livello di vendite, Final Fantasy VII Remake è andato bene, Rebirth invece non così bene. Non si conoscono ancora i dati, ma in generale sembra non abbia venduto quanto sperato rispetto alle stime. 

Il produttore Yoshinori Kitase si è limitato a dichiarare in un’intervista a IGN Brasile che, sebbene le vendite di Final Fantasy VII Rebirth non siano state del tutto deludenti, ritiene che non sia più sostenibile mantenere l’esclusività su una singola console.

Ecco perché Final Fantasy VII Rebirth sta uscendo “già” su PC. Sarà disponibile su Steam a partire dal 23 gennaio e noi lo abbiamo provato in anteprima. Esaminiamo quindi i motivi storici, culturali e commerciali che rendono importante l’arrivo di Rebirth su PC (e Steam Deck). 

Già che ci siamo, vi diciamo pure come gira.

Indice

La storia di Final Fantasy su PC

Storicamente, la saga di Final Fantasy è stata legata alle console, con Sony che ha giocato un ruolo importantissimo nel portare il franchise sotto i riflettori globali.

Il primo grande salto verso il mondo PC è avvenuto guarda caso con l’uscita di Final Fantasy VII originale, che nel 1998 è approdato su PC dopo aver debuttato su PlayStation nel 1997. 

Fu un evento epocale: Final Fantasy VII è stato il primo capitolo della saga a rompere le barriere tecnologiche e culturali, raggiungendo anche i giocatori che preferivano i computer.

Tuttavia, dopo quell’episodio, i porting di Final Fantasy su PC sono stati sporadici e spesso di qualità altalenante. 

Solo negli ultimi anni Square Enix ha iniziato a trattare la piattaforma PC con maggiore attenzione, portando titoli come Final Fantasy XVI, Final Fantasy XIV (con grande successo nel panorama MMO) e, ovviamente, Final Fantasy VII Remake nella versione completa “Intergrade”.

L’uscita di Final Fantasy VII Remake su PC, però, non è stata immediata. Dopo il debutto su PlayStation 4 nel 2020, ci sono voluti circa 18 mesi prima che il gioco approdasse su Epic Games Store, per poi arrivare su Steam nel 2022.

Il ritardo ha creato una certa frustrazione nella community PC, ma ha anche dimostrato che il franchise ha un pubblico fedele su questa piattaforma. 

Con Rebirth, dunque, il gap temporale tra l’uscita su console e quella su PC si è ridotto, elemento che suggerisce come Square Enix stia riconoscendo l’importanza della contemporaneità tra le piattaforme. 

Lo sta dimostrando con i fatti, anche perché altrimenti un prodotto come DRAGON QUEST III HD-2D Remake non sarebbe uscito su PC sin dal lancio.

L’importanza (e i rischi) del multipiattaforma

Portare Rebirth su PC è una questione di vendite e ovviamente di democratizzazione dell’accesso. L’esclusività di un titolo era spesso considerata un punto chiave per distinguere una console dalla concorrenza, ma adesso il panorama è cambiato.

L’industria videoludica sta sempre più abbracciando il concetto di piattaforme aperte, in cui il valore di un gioco non è più limitato alla console su cui viene lanciato, ma alla sua capacità di raggiungere il maggior numero possibile di giocatori.

Non è però detto che Final Fantasy Rebirth possa avere una seconda vita su PC. Del resto, Remake, su Steam, ha raggiunto un picco massimo di circa 13.000 giocatori, non pochi, ma nemmeno così tanti.

Il nome di Final Fantasy, come detto, è storicamente legato a PlayStation. È lì che il gioco è destinato vendere, almeno in teoria: se non l’ha fatto, è perché c’è qualcosa che non va.

Di sicuro il progetto diluito in tutti questi anni non gli ha fatto bene. E poi la realtà dei fatti racconta che Final Fantasy non è più una saga che tira come un tempo.

La strategia multipiattaforma porta chiari benefici per gli utenti, su questo non ci piove, ma ci si interroga spesso sull’impatto che l’assenza di esclusive potrebbe avere sull’industria a lungo termine

L’esclusività crea un senso di unicità per una piattaforma, contribuendo a rafforzarne l’identità: basti vedere come Nintendo riversi una filosofia di game design ben precisa, che è difficile riscontrare altrove, e che è alla base del suo gigantesco successo.

Se l’intero settore abbandonasse le esclusive, le console potrebbero perdere parte del loro valore percepito. 

C’è da dire però che, nel caso di Square Enix, l’apertura al mercato PC sembra una scelta necessaria per garantire la sostenibilità economica dei loro progetti, che devono, tuttavia, arrivare contemporaneamente su più piattaforme possibili, il più presto possibile.

È poi importante che Final Fantasy VII Rebirth e Remake escano su Nintendo Switch 2 fin dal lancio, per capitalizzare sull’euforia della nuova console.

Com’è Final Fantasy VII Rebirth su PC e Steam Deck

Dopo oltre 70 ore sulla versione console, ne ho collezionate una manciata su PC per farmi un’idea su questa versione, che offre una serie di miglioramenti alla grafica rispetto alla controparte per PS5

Al lancio su console, Rebirth soffriva di alcuni problemi tecnici, tanto è vero che la modalità a 60 FPS era praticamente inutilizzabile. La situazione è migliorata col tempo, anche se la modalità bloccata a 30 FPS continua ad essere l’unica per godersi al meglio l’avventura.

Ovviamente su PS5 Pro la situazione è ben diversa, visto che ci sono degli incrementi notevoli alla resa dell’immagine, ma su PC il lavoro consente una maggiore personalizzazione dell’esperienza visiva in base alle capacità del proprio hardware.

Il gioco vi mette nella mani una discreta gamma di impostazioni personalizzabili, come la qualità delle ombre, il livello di dettaglio dei materiali e il numero di personaggi visibili. Alcune opzioni permettono una scelta più granulare (altissimo, alto, medio, basso), mentre altre sono limitate a due scelte (alto o basso).

Fa strano però che non sia possibile attivare lo schermo pieno e che manchi la possibilità di disattivare l’anti-aliasing: si spera che queste opzioni vengano introdotte da qui a breve.

Tra le novità più rilevanti della versione PC, spiccano un’illuminazione più dettagliata, che potenzia la luce del gioco sia nelle fasi interattive, che nei filmati d’intermezzo.

I materiali poi risultano più corposi e definiti, e c’è il supporto a risoluzioni fino a 4K e frame rate fino a 120 FPS, con NVIDIA DLSS.

Nella mia configurazione caratterizzata da un PC dotato di NVIDIA GeForce RTX 3070 e Intel Core i5-12600K, per ottenere una fluidità soddisfacente a 120 FPS in QHD (2K), ho ridotto la qualità delle texture e altri dettagli. In questo modo, il gioco è diventato perfettamente giocabile, con un’ottima fluidità. Rimangono alcuni episodi di stutter, soprattutto durante le sequenze più concitate, ma riducendo ulteriormente alcune impostazioni si possono minimizzare.

Il lavoro di ottimizzazione è superiore a quanto fatto nel porting di Remake su PC, che ha necessitato di più patch per essere in forma.

Una menzione speciale va alla versione giocata su Steam Deck, dove il gioco si è comportato più che bene, essendo “verificato” da Steam stessa.

Nonostante il blocco a 30 FPS e le impostazioni grafiche ridotte al minimo, l’esperienza è pienamente godibile. 

In sintesi, Final Fantasy VII Rebirth su PC dimostra di essere versatile e adattabile a diverse configurazioni, offrendo un’esperienza complessivamente ottimizzata e già godibile, ma con margini di miglioramento per quanto riguarda il ventaglio di possibilità di personalizzazione e le incertezze nella fluidità di tanto in tanto. Del resto, più opzioni si hanno, maggiore è la scalabilità.

Per quanto riguarda i controlli su PC, è possibile utilizzare sia la tastiera e il mouse, sia un qualsiasi controller, DualSense compreso. Per dire, io l’ho giocato con il Turtle Beach Stealth Pivot senza alcun problema.

Detto questo, vi lasciamo con l’informazione più importante: Final Fantasy VII Rebirth sarà disponibile a partire dal 23 gennaio 2025 su Steam e Epic Games Store al prezzo di 69,99€. Potete prenotarlo in queste ultime ore che ci separano dal lancio con un 30% di sconto sull’importo di listino.

L’impatto che questo titolo avrà sull’utenza PC potrebbe avere dei risvolti sulle future decisioni di Square Enix. Se il gioco dovesse ottenere buoni risultati su PC, potrebbe incoraggiare l’azienda a continuare a investire in porting di qualità e a ridurre ulteriormente il divario temporale tra le versioni console e PC. È tutto nelle nostre mani, insomma. Nel frattempo, siamo molto contenti che anche gli utenti PC possono godersi questa splendida avventura.

La chiave per questa recensione è stata fornita da Square Enix, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.

 

Il Portale Web dell’informazione libera

VIES TV

L’articolo che hai letto è stato di tuo interesse?

Scopri gli articoli correlati e lascia un commento!

Contattaci per info e collaborazioni.

Tags

Condividi questo post:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi restare aggiornato sulle ultime news e le nuove uscite della nostra Web TV?
Iscriviti alla nostra Newsletter, ti invieremo solo informazioni utili e di valore.

Iscriviti alla nostra Newsletter mensile

Ricevi notifiche e riepiloghi delle notizie del mese

Non ti invieremo mai nessuno spam,
solo contenuti utili e di valore.

Il portale web dell’informazione libera.