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L’accelerazione arriva a mattinata inoltrata. Dopo un risveglio ad altissima tensione nella coalizione di centrodestra, Lega e Forza Italia raggiungono l’intesa sul nome di Stefania Prestigiacomo candidata alla presidenza della Sicilia: lo annuncia il coordinatore berlusconiano in Sicilia Gianfranco Miccichè, che stamattina ha sentito il leader della Lega Matteo Salvini. L’ex vicepremier, subito dopo, ha chiamato Prestigiacomo: era suo, infatti, il veto sull’ex ministra berlusconiana, che quando Salvini era ministro degli Interni salì a bordo della Sea Watch 3 per contestare la sua linea sull’immigrazione. “In questo modo – dice Miccichè – ci sarà una sfida fra due donne (l’altra è Caterina Chinnici, l’eurodeputata Pd che ha vinto le primarie del centrosinistra e sta cercando di rinsaldare l’intesa con il Movimento 5Stelle, ndr). Significa che la Sicilia è cambiata”.
Tramonta così l’ipotesi dello scambio Sicilia-Lombardia rimasta in ballo fino a ieri sera. A Nino Minardo, il segretario regionale leghista che in quel caso avrebbe dovuto correre per conto del partito di via Bellerio, Miccichè offre adesso un posto di rilievo nell’eventuale maggioranza in Sicilia: “Uno come lui – dice il forzista, attualmente presidente dell’Assemblea regionale – potrebbe fare molto bene in un assessorato di peso o anche alla presidenza dell’Ars”.
Resta però l’incognita Fratelli d’Italia. Fino a stamattina Ignazio La Russa ha tirato la corda per ottenere la conferma dell’uscente Nello Musumeci, costretto alle dimissioni dall’insofferenza degli alleati e assente alla cerimonia parlamentare con la quale si è conclusa la legislatura. “Non ci sono scambi – ha detto stamattina La Russa chiudendo la porta all’ipotesi di far correre un leghista in Sicilia e un forzista in Lombardia – cerchiamo il miglior candidato”. L’accordo, al momento, non include Fdi: sulla carta l’intesa sarebbe dovuta passare da un confronto romano, che però non è ancora stato convocato. Domenica bisognerà presentare i contrassegni: in quella sede dovrà essere esplicitato il nome del candidato o della candidata presidente.