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#FreeCecilia, il web si mobilita per la giornalista carcerata in Iran

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#FreeCecilia. “Liberate Cecilia Sala”. Il web si mobilita per la scarcerazione della giornalista de Il Foglio e Chora Media. Cecilia Sala, detenuta dal 19 dicembre scorso nel carcere di Evin a Teheran, sta ricevendo numerosi attestati di solidarietà e molti sono gli appelli per la sua liberazione dal mondo della politica ma non solo.

Cecilia Sala, gli Stati Uniti a Repubblica: “Arresto ingiustificato, l’Iran la liberi subito”

dal nostro corrispondente Paolo Mastrolilli

29 Dicembre 2024

Mentre il governo italiano cerca di trattare i termini per la sua scarcerazione, da subito sui social è iniziato a girare l’hashtag #freeCecilia. Dalle testate giornalistiche, agli utenti, l’appello per Sala e la sua liberazione arriva da tutte le parti d’Italia.

Sul web sono molti a sottolineare che “La libertà di stampa non è un reato”, come recita anche il post di Mediterranea Saving Humans. Dello stesso tenore il commento dell’Anpi, o di Amnesty e del suo portavoce Riccardo Noury: “Cecilia Sala è una giornalista. Chi fa giornalismo non sta mai nel posto sbagliato.Il giornalismo non è un reato. Chi fa giornalismo non dev’essere mai oggetto di scambio. Punto”. Anche alcuni del mondo dello spettacolo, come l’attrice Isabella Ferrari o l’artista Laika, solidarizzano con la giornalista.

E molte le vignette che appaiono ad accompagnare l’appello, come la figura stilizzata con attorno un filo spinato e la scritta ‘FreeDom For Cecilia Sala’. Così anche le testate televisive come la trasmissione Che Tempo che fa, riportano la chiara richiesta di liberazione della collega.

Arresto Cecilia Sala: inchiesta sul fermo dell’iraniano che vuole i domiciliari. C’è un’ipotesi Svizzera

di Giuliano Foschini

29 Dicembre 2024

Dalla Rete alla piazza. È previsto anche un sit-in organizzato per questa mattina a Torino in piazza Castello. L’iniziativa è promossa, tra gli altri, dall’associazione Marco Pannella, l’associazione Adelaide Aglietta, Europa Radicale, Più Europa Torino, studenti ed esponenti della campagna Donna Vita Libertà.

Ma non solo gesti d’affetto e di vicinanza. Spuntano infatti anche gli haters, la maggior parte dei quali fa un parallelismo con la situazione in Palestina e a Gaza. Così sotto l’articolo pubblicato sui social de Il Foglio: “Dove siete per gli oltre 200 giornalisti palestinesi sterminati da Israele? Vi rendete conto della vostra ipocrisia?”, scrive un utente. “Quindi è la nostra libertà di occidentali che è intoccabile giusto? I 5 giornalisti fatti saltare da Israele non sono occidentali quindi la loro libertà non è intoccabile”. E c’è anche chi fa paragoni con la vicenda Assange.

Ma la maggior parte è concorde nel solidarizzare con Sala e augurarsi che “Cecilia sia libera, subito”.

 

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