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“Troveremo un modo di sfamare Zaia che ha fatto l’amministratore locale, il ministro, lo sfameremo”. Così il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, ad “Agorà” su Rai3 in riferimento alle parole di ieri del presidente del Veneto a proposito dell’opposizione del governo al terzo mandato.
Pronta la replica della Lega al senatore azzurro: “Luca Zaia non ha certo bisogno di essere sfamato – afferma il leghista Luciano Sandonà -. E lo ha dimostrato anche in questi ultimi quattro anni da presidente della Regione del Veneto. Nel 2020 Zaia è stato nuovamente eletto dai veneti con voto plebiscitario, dimostrando un impegno quotidiano sul territorio, sempre a disposizione dei Veneti e per il bene e la crescita della nostra regione. Non accettiamo pertanto lezioni da Forza Italia e da Maurizio Gasparri. Noi della Lega, in Veneto sappiamo come ci dobbiamo muovere”.
Zandonà prosegue: “Per quanto riguarda il successivo mandato del presidente Zaia, che i consensi hanno sempre premiato è bene rimarcare e chiarire che il Governo deve avere lo stesso metro di misura per tutte le situazioni in essere e valutare con equità, equilibrio e raziocinio tutte le variabili”.
Gasparri, sempre ad Agorà, riguardo a nodo del terzo mandato ha detto: “La questione del numero dei mandati non è solo italiana. Negli Stati Uniti d’America, il limite ai mandati dei presidenti è di due mandati, come anche in Francia. Quindi il tema della durata dei mandati delle persone che hanno un potere monocratico esiste in tutto il mondo occidentale. Noi siamo favorevoli al fatto che anche in Italia, per i sindaci delle grandi città, per i presidenti delle regioni, si mantenga la legge attuale, che non è contro Zaia o contro De Luca. È un principio che esiste in molte democrazie occidentali. Altro discorso è un consigliere regionale o comunale o un parlamentare che non governano una grande realtà”.