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Sono passati 21 anni da quelle tragiche giornate del G8 genovese del 2001 ma i temi e soprattutto il dolore per la morte di Carlo Giuliani – il manifestante ucciso da un colpo di pistola sparato da un giovane carabiniere durante l’assalto a una jeep dell’Arma– e il dolore di chi in quei giorni e in quelle notti subì da parte delle forze dell’ordine violenze, soprusi e umiliazioni impossibili da dimenticare, consentono ancora oggi alla memoria di svolgere il suo compito di analisi ed elaborazione senza il rischio di malinconiche derive verso celebrazioni nostalgiche.
Come ogni anno da quel 2001 il momento emotivamente più importante è previsto in piazza Alimonda dove venne ucciso Carlo alle 17.27. Le iniziative sono state organizzate dal comitato “Piazza Carlo Giuliani” insieme ad altri soggetti come “ Osservatorio repressione”.Dalle ore 14 alle ore 20 in piazza Alimonda, musica, canzoni e interventi all’interno dell’evento “ Per non dimentiCarlo”. Numerose le band e gli artisti che si alterneranno sul palco. In apertura del pomeriggio ci sarà la premiazione per le borse di studio promosse da CPCG, Osservatorio Repressione, Madri per Roma Città Aperta. Poi la Presentazione del progetto Ombra di tutti di Patrizio Raso con Cristina Franceschi, sorella di Roberto che venne ucciso nel 1973 dalla polizia a Milano, e Patrizio Raso.Poi interventi dal palco di: Rappresentante ICAP, Ora in silenzio per la Pace, GKN, Mamme in piazza per la libertà di dissenso, Madri per Roma Città Aperta.
Il 21 luglio dalle ore 10.30 presso la sede di Music for Peace in via Balleydier 60, è in programma il dibattito “ Repressione e diritto al dissenso: che fare?”.Scrivono gli organizzatori: “Le cariche indiscriminate della polizia, gli arresti e le misure cautelari contro gli studenti che manifestavano pacificamente in tante città italiane contro l’alternanza scuola/ lavoro, non possono passare sotto silenzio, sono infatti azioni e misure degne di un regime autoritario e ciecamente repressivo. La gestione dell’ordine pubblico, le politiche di controllo sociale e la criminalizzazione dei movimenti crediamo vadano analizzati con molta attenzione”.
Parleranno: Enrico Zucca, sostituto procuratore generale di Genova che fu il pm del processo per le torture alla scuola Diaz; Salvatore Palidda, sociologo, Lorenzo Guadagnucci, giornalista, membro del Comitato Verità e Giustizia per Genova che fu picchiato alla Diaz e poi arrestato e recluso con un braccio spezzato nel carcere lager di Bolzaneto; Gilberto Pagani, avvocato delle parti civili la processo Diaz, e infine una rappresentante delle “ Mamme in piazza per la libertà di dissenso”. Moderatore Italo Di Sabato dell’Osservatorio Repressione.